Riconosce esplicitamente il diritto dei bambini a rivolgersi ai tribunali per costringere il proprio governo a rallentare la crisi climatica
NEW YORK - I bambini hanno il diritto di citare in giudizio le nazioni sul clima. Ad affermarlo è un gruppo di esperti dell'Onu, il cui parere non è giuridicamente vincolante, ma è significativo perché si basa su un importante trattato internazionale. I giovani di tutto il mondo portano sempre più spesso i loro governi in tribunale per non essere riusciti a ridurre l'inquinamento climatico e in rare occasioni riescono a vincere.
Questa settimana tuttavia, i loro sforzi hanno ricevuto l'approvazione di un gruppo indipendente di esperti che interpreta la legge sui diritti umani delle Nazioni Unite, la Commissione sui diritti dell'infanzia.
Il parere - spiega il New York Times - è significativo perché si basa su un trattato internazionale ampiamente riconosciuto, la Convenzione sui diritti dell'infanzia, considerato il più ampiamente ratificato nella storia perché tutti i Paesi del mondo, tranne gli Usa, lo hanno firmato. E in passato i tribunali di molti Paesi, inclusi in rare occasioni gli Stati Uniti, si sono affidati alle interpretazioni del comitato nelle loro decisioni.
Il gruppo di esperti, quindi, in un ampio documento di 20 pagine riconosce esplicitamente il diritto dei bambini di rivolgersi ai tribunali per costringere il proprio governo a rallentare la crisi climatica. Si afferma che tutti i Paesi hanno l'obbligo legale di proteggere i bambini dal degrado ambientale, anche "regolamentando le imprese", e di consentire ai loro cittadini minorenni di ricorrere alle vie legali.