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CILEUna memoria storica che divide ancora il Paese

05.09.23 - 18:00
I partiti di destra si sono detti contro il documento proposto dal presidente Boric, per la commemorazione dei 50 anni dal golpe militare.
Imago
Fonte ATS ANS
Una memoria storica che divide ancora il Paese
I partiti di destra si sono detti contro il documento proposto dal presidente Boric, per la commemorazione dei 50 anni dal golpe militare.

SANTIAGO DEL CILE - Le destre cilene si sono dette contrarie a sottoscrivere un documento proposto dal presidente Gabriel Boric sull'impegno per la democrazia e i diritti umani, in vista del cinquantesimo anniversario del colpo di Stato del generale Augusto Pinochet, lunedì prossimo. Lo riportano i media locali.

«Non siamo disposti a partecipare ad iniziative che generino ulteriori divisioni. Non ci metteremo al servizio di una verità ufficiale su questo tema», ha affermato il presidente dell'Union Democrata Independiente (Udi), il senatore Javier Macaya, parlando a radio Agricultura.

Il parlamentare ha precisato che la posizione è condivisa dalla coalizione Chile Vamos, che comprende Renovación Nacional (Rn) dell'ex presidente Sebastian Pinera e Evolución Politica (Evopoli).

Siamo aperti a «tutto il dialogo necessario su cosa significhi valorizzare i diritti umani, la democrazia, e la condanna della violenza», ha affermato Macaya.

«Tuttavia, per quanto riguarda le prospettive unilaterali e le verità storiche, consiglio il governo di ascoltare le parole dell'ex presidente Eduardo Frei che dice che su questo tema è molto difficile trovare un consenso, poiché esistono analisi e punti di vista diversi», ha aggiunto.

La settimana scorsa Boric aveva consegnato il testo del documento ai leader di Chile Vamos, per tentare di raggiungere un compromesso con l'intero spettro politico sul valore della democrazia a 50 anni dal golpe.

Dopo la mancata adesione dei partiti di opposizione, il presidente, citato da La Tercera, ha affermato che «insisterà fino all'ultimo momento» per creare le condizioni affinché tutti i segmenti politici sottoscrivano il documento che impegna il Cile sui diritti umani e la democrazia.

«Ci sforzeremo fino all'ultimo affinché tutti, senza dubbi, ma per una convinzione del futuro nel rispetto del benessere della nostra Patria, ci impegniamo insieme a valorizzare e a prenderci cura della democrazia e a rispettare in modo illimitato i diritti umani», ha affermato Boric.

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COMMENTI
 

Tirasass 1 anno fa su tio
Non mi sembra difficile capire cosa si intende con democrazia e diritti umani, basta leggerlo su wikipedia. Ma forse certe cose vanno bene solo finchè i privilegi restano tali, dopodiché si passa ai manganelli e oltre. Il Cile come tutto il Sudamerica l'ha sperimentato abbastanza.

Nikko 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Eppure certi rigurgiti destrorsi danno da pensare… sembra che ci sono cileni che non ricordano più i crimini commessi da Pinochet e dal suo governo militare, incitato e sostenuto dagli USA…

Tirasass 1 anno fa su tio
Risposta a Nikko
Pensa anche a molti (non tutti) che hanno votato Bolsonaro, apertamente fan della feroce dittatura brasiliana. Nom si ricordano più nulla? C'è un resoconto del tribunale Russell II che fa accapponare la pelle quando leggi le testimonianze dei tortirati. Con comprovata presenza Usa, i famosi difensori della libertà...
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