Attese oltre 10mila persone. Il suo assassino può guardare la televisione e se vorrà potrà seguire la funzione
PADOVA - Nella basilica di Santa Giustina, una delle chiese più grandi del mondo, saranno quasi in mille e duecento oggi (5 dicembre) a dare l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin, la studentessa di Vigonovo uccisa barbaramente dall'ex fidanzato, Filippo Turetta, che dal carcere - godendo dei diritti riconosciuti a tutti i reclusi - potrà addirittura seguire la funzione alla televisione.
Fuori dalla chiesa - dove da due giorni è affissa l'epigrafe della ragazza con la scritta "Il tuo sorriso, il regalo più bello. Il tuo amore, un messaggio per il mondo" - sono attese più di diecimila persone: il Comune di Padova ha predisposto due maxi schermi per consentire alla folla che assieperà Prato della Valle, la più grande piazza di Padova che si trova di fronte alla basilica, di assistere alle esequie.
La funzione religiosa inizierà alle 11:00 e sarà officiata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla. Il papà di Giulia ha confermato che leggerà un messaggio per la figlia. «Non sono bravo con le parole ma sto rimettendo insieme le idee». Al termine, il carro funebre porterà la salma di Giulia nella chiesa di Saonara, dove alle 14:00 è prevista una seconda funzione in forma privata. Nel cimitero di questa cittadina di diecimila abitanti Giulia sarà tumulata accanto alla mamma, morta un anno fa.
Oltre a semplici cittadini che arriveranno anche da tante parti d'Italia, molte le autorità che presenzieranno alla cerimonia funebre: dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia ai sindaci di tanti Comuni della regione, assessori e anche il prefetto lagunare uscente, Michele Di Bari.
È stato confermato dallo stesso Luca Zaia che non ci sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre sulla presenza della premier Giorgia Meloni e di altri politici di livello nazionale non vi sono ancora conferme.
Lo stesso presidente del Veneto ha fatto poi un appello: «Fiocchi rossi sugli abiti e alle finestre. Diamo un segnale durante le esequie di Giulia. Chi può abbassi la serranda, chi può spenga le luci alle 11, per 5, 10 minuti o anche per un'ora. Suoniamo i clacson, ognuno nel suo piccolo dia un segnale. Questo dev'essere lo spartiacque, che è culturale nell'approccio, altrimenti andrà a finire che Giulia sarà dimenticata» ha concluso. Padova ha proclamato il lutto cittadino con le bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici comunali. L'ateneo della città ha disposto fino alle ore 14.00 la sospensione delle lezioni.