Il presidente eletto Javier Milei ha scelto Santiago Bausilli, ex sottosegretario alle Finanze.
BUENOS AIRES - Il presidente eletto dell'Argentina, l'ultraliberista Javier Milei, non chiuderà la Banca Centrale (Bcra) come aveva promesso in campagna elettorale, o almeno per adesso.
Secondo quanto trapelato nelle ultime ore e confermato anche da fonti del futuro governo all'agenzia di stampa italiana ANSA, l'istituzione monetaria continuerà a operare sotto la guida di Santiago Bausili, ex sottosegretario alle Finanze durante il governo di Mauricio Macri (2015-2019) e uomo di fiducia del ministro dell'Economia designato, Luis Caputo.
In un ulteriore segno di pragmatismo da quando si è imposto nel ballottaggio del 19 novembre, Milei ha risolto in questo modo uno degli ultimi tasselli che mancavano per completare lo staff economico incaricato dell'esecuzione dell'arduo programma di risanamento macroeconomico e finanziario del Paese.
Il futuro presidente della Bcra ha un passato in entità bancarie di primo livello come J.P Morgan e Deutsche Bank e un expertise sui mercati di capitali.
La scelta di Bausili, assicurano le fonti, garantisce unità d'intenti con Caputo. I due sono di fatto soci nella società di consulting Anker e hanno redatto insieme il piano economico presentato a Milei che esclude una dollarizzazione immediata e si basa, oltre che a drastici tagli alla spesa, anche su un massiccio ricorso al finanziamento estero.