Il legale di Navalny, Olga Mikhailova, dovrà rispondere alle stesse accuse rivolte al dissidente russo da parte del Cremlino.
MOSCA - Olga Mikhailova, avvocata dell'oppositore russo in carcere Alexey Navalny, ha detto alla testata online Meduza di essere stata accusata in contumacia dalle autorità russe di «partecipazione a una comunità estremista».
La notizia arriva tre mesi dopo che altri tre avvocati del dissidente sono stati arrestati in Russia con la stessa imputazione. Si tratta di accuse ritenute di evidente matrice politica e che rispecchiano quelle rivolte a Navalny.
Il governo russo sta infatti inasprendo la repressione sul dissenso e nel 2021 ha bollato come «estremiste» tutte le organizzazioni legate a Navalny: sia i suoi uffici regionali sia la sua Fondazione Anticorruzione le cui inchieste hanno tante volte messo in imbarazzo il presidente Vladimir Putin e i suoi alleati. Lo scorso agosto Navalny è stato condannato a 19 anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza con un'accusa di «estremismo».
«Io e Navalny abbiamo un identico procedimento penale, tutti gli avvocati ci finiscono dentro. Siamo accusati di organizzare una comunità estremista», ha detto Mikhailova a Meduza denunciando che «il 96% della motivazione sull'avvio del procedimento penale è una descrizione delle presunte attività criminali di Navalny».