Le primarie per il partito repubblicano si giocheranno nello Stato in cui la rivale dell'ex presidente era governatrice.
WASHINGTON - Donald Trump non è riuscito a chiudere la partita per la nomination in New Hampshire. E ora punta tutto sulla South Carolina, lo Stato di cui la rivale Nikki Haley era governatrice. Impegnato in tribunale a New York per il processo per diffamazione della scrittrice E. Jean Carroll, l'ex presidente intensifica gli attacchi contro la sua ex ambasciatrice all'Onu, arrivando a minacciare chi la finanzi.
«Chiunque da questo momento in poi contribuirà a 'Birdbrain'», il soprannome che ha Trump ha affibbiato a Haley, «sarà in modo permanente escluso da MAGA (Make America Great Again, ndr). Non vi vogliamo, non vi accetteremo perché noi mettiamo l'America First», ha scritto l'ex presidente sulla sua rete sociale Truth, facendo trapelare tutta la sua frustrazione per il mancato ritiro dalla corsa alla Casa Bianca dell'ex governatrice della South Carolina.
Difficilmente comunque Trump riuscirà a dar seguito alla sua minaccia visto che - è il parere degli osservatori - la sua campagna elettorale ha bisogno di finanziamenti e non sarà nella posizione di dire no, considerate anche le spese legali dell'ex presidente.
All'intimidazione di Trump, Haley ha risposto con ironia: «Se è così allora continuare a effettuare donazioni nei miei confronti», ha replicato su X osservando come la sua campagna elettorale nelle ultime 24 ore ha raccolto un milione di dollari.
Fra lo staff e i finanziatori dell'ex ambasciatrice all'Onu c'è ottimismo: i risultati di Iowa e New Hampshire hanno portato alla luce le debolezze di Trump e aperto un pertugio per la rivale. Una strada accidentata e in salita che Haley non intende mollare, pur consapevole che la South Carolina per lei è difficile da conquistare. Proprio per questo è già impegnata in una girandola di appuntamenti e incontri nel suo stato per convincere gli elettori di essere l'alternativa migliore nonostante Trump la descriva come un «impostore».
Nel mirino dell'ex presidente comunque non c'è solo Haley. La sua rabbia si è scagliata su Truth anche contro la scrittrice Carroll, per la quale è tornato ancora in tribunale in uno dei molteplici procedimenti a suo carico che lo vedranno protagonista nelle prossime settimane e mesi. Ad accompagnare Trump in aula sono stati i suoi avvocati: assente ancora una volta l'ex First Lady Melania, sparita dalla scena pubblica.
Mentre Haley e Trump sono presi a darsi battaglia, Joe Biden spinge sull'acceleratore della sua campagna elettorale. Dopo la Virginia con la vicepresidente Kamala Harris, il presidente democratico vola in Wisconsin per annunciare un piano infrastrutturale da 5 miliardi di dollari.
E soprattutto per regalarsi un «giro della vittoria» dopo i dati sul Pil americano del quarto trimestre e del 2023, che hanno mostrato un'economia in corsa, più resiliente delle attese. Un dato che è un'iniezione di fiducia per Biden, convinto da tempo che la sua "Bidenomics" non sia mai stata adeguatamente apprezzata.