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REGNO UNITO«Il Regno Unito lascia liberi i pedofili, meglio non andarci»

26.09.24 - 14:48
Scontro a distanza tra Elon Musk e il primo ministro Keir Starmer
keystone-sda.ch / STF (Julia Nikhinson)
Fonte Ats Ans
«Il Regno Unito lascia liberi i pedofili, meglio non andarci»
Scontro a distanza tra Elon Musk e il primo ministro Keir Starmer

LONDRA - «Non penso che nessuno debba recarsi nel Regno Unito, paese che oggi lascia liberi pedofili condannati mentre incarcera gente che diffonde post sulle reti sociali». È la replica sprezzante con cui il mega-miliardario Elon Musk ha reagito nelle ultime ore alla notizia del suo mancato invito da parte del nuovo governo laburista britannico di Keir Starmer a un forum sugli investimenti aperto a diversi dei maggiori businessmen internazionali.

Il magnate sudafricano naturalizzato americano non è nuovo alle polemiche con il governo Starmer, dopo essere stato invece ricevuto con tutti gli onori dai precedenti governi conservatori britannici, in particolare sotto la premiership di Rishi Sunak.

Il riferimento, in quest'ultimo caso, appare rivolto alla recente conclusione del processo per il possesso di turpi immagini pedopornografiche contro Huw Edwards, già volto simbolo della BBC e figura di spicco del giornalismo mainstream nel Regno, riconosciuto colpevole ma condannato a una pena sospesa che gli ha permesso di evitare la prigione; e nello stesso tempo all'incarcerazione effettiva nelle ultime settimane di persone non solo condannate per aver partecipato ai riots anti-immigrazione e islamofobi dell'agosto scorso (che lo stesso Musk era stato accusato da Starmer e dai suoi ministri d'aver in qualche modo contribuito a sobillare rilanciando sul web asserite "fake news"), ma anche per imputazioni di mera istigazione online di quei disordini.

Vicende indirettamente richiamate in questi giorni come dimostrazioni di un presunto "doppio standard" normativo e giudiziario sull'isola già da Nigel Farage, leader brexiteer del partito Reform UK (nonché amico e sostenitore di Donald Trump negli USA), additato da più parti come capofila del populismo britannico.

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