Colpito un edificio nell'area di Binyamina, nel distretto di Haifa
TEL AVIV/BEIRUT - Sono 67 le persone rimaste ferite dall'esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell'area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa.
Lo ha detto il Ceo del servizio ambulanze Eli Bin. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche.
Nel frattempo Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una «imboscata» a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano.
Mentre il premier Netanyahu chiede al segretario generale dell'Onu il ritiro dall'area dei combattimenti del contingente Unifil - richiesta rispedita al mittente - è polemica per i due carri armati israeliani che hanno sfondato i cancelli di due postazioni delle forze di interposizione dell'ONU e per i colpi di cannone che hanno provocato il ferimento di 15 caschi blu. Israele dice che «si è trattato di un errore» ma il ministro della Difesa italiano Crosetto ha subito invitato il Capo di Stato Maggiore della Difesa a mettersi in contatto con il suo omologo, cui è stato ribadito di «evitare ulteriori azioni ostili».
Intanto il ministero della Sanità libanese ha annunciato che gli attacchi israeliani in tutto il Libano nella giornata di ieri hanno ucciso 51 persone e ferito 174 persone.
L'aumento degli attacchi aerei su quelli che Israele descrive come siti del gruppo militante libanese Hezbollah in Libano dal 23 settembre ad oggi ha portato complessivamente a un bilancio di più di 1'300 morti, secondo un conteggio ufficiale dell'Afp, compreso quello di sabato.