La Nato conferma la presenza dei soldati di Pyongyang nella regione di Kursk e denuncia «l'escalation» del conflitto
BRUXELLES - La Russia non può fare a meno del sostegno straniero per proseguire la guerra di aggressione contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Mark Rutte, confermando a seguito di una riunione a Bruxelles la presenza di truppe nordcoreane sul fronte, nella regione di Kursk.
Il Cremlino si è trovato costretto a dover impiegare i soldati inviati da Pyongyang, ha aggiunto Rutte, in ragione dell'alto numero di perdite avute in questi due anni e mezzo. «Più di 600mila soldati russi sono stati uccisi o feriti nella guerra di Putin, che non è in grado di mantenere la sua aggressione all'Ucraina senza il sostegno dall'estero».
La presenza delle truppe della Corea del Nord costituisce «una escalation» e «un’altra violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite», ha proseguito il segretario dell'Alleanza atlantica. A Mosca viene richiesto di «porre fine a queste azioni immediatamente».