La nuova boutade di Donald Trump accende la discussione.
WASHINGTON - Donald Trump vuole cambiare nome al Golfo del Messico. «Golfo d'America» sarebbe più «appropriato», ha confermato in conferenza stampa il presidente eletto degli Stati Uniti, prossimo all'insediamento alla Casa Bianca, riprendendo una vecchia idea espressa da un comico liberale ormai 15 anni fa.
«Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America, che ha un suono meraviglioso», ha affermato Trump. «Il Golfo d'America, che bel nome, ed è appropriato», ha commentato, facendo riferimento al grande bacino d'acqua delimitato a nord dalla costa meridionale degli Stati Uniti, dal Texas alla Florida, e che si estende fino alla penisola dello Yucatan, in Messico.
I commenti di Trump sono arrivati nel contesto della discussione dei suoi piani per annullare le nuove restrizioni alle trivellazioni di petrolio e gas offshore approvate dall'amministrazione di Joe Biden in uscita dalla Casa Bianca.
Un organo federale ha il potere di rinominare i luoghi geografici all'interno degli Stati Uniti, ricorda oggi "USA Today", e la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene ha immediatamente promesso di introdurre una legge per attuare il piano. Tali cambiamenti non sarebbero necessariamente vincolanti per gli Stati che confinano con il Golfo o per altri paesi.
Secondo i funzionari federali, negli ultimi sei secoli il Golfo è stato anche conosciuto come Golfo de Nueva España e Mar di Florida, tra gli altri, riflettendo la sua lunga storia contesa tra Francia, Spagna e altri paesi europei durante la colonizzazione del Nuovo Mondo.
La costa del Golfo è lunga circa 3'540 miglia (quasi 5'700 chilometri), più della metà delle quali confina con la costa del Messico, secondo l'U.S. Fish and Wildlife Service, sebbene ciò non tenga conto delle innumerevoli baie e insenature.
Trump, così come qualsiasi americano, può suggerire una ridenominazione dei luoghi negli Stati Uniti. In base alla legge federale, il governo americano può nominare e/o rinominare formalmente le caratteristiche geografiche, dai fiumi e laghi alle montagne. Supervisionato dal Board of Geographic Names (BGN), questa procedura è più frequente di quanto si possa pensare e negli ultimi anni i funzionari federali hanno cambiato nomi di luoghi storici ritenuti offensivi, in particolare per gli afroamericani e i nativi americani.
Gli Stati non sono tenuti a usare gli stessi nomi del governo federale, anche se di solito lo fanno. «Il BGN è responsabile per legge della standardizzazione dei nomi geografici in tutto il governo federale e scoraggia i cambiamenti di nome a meno che non ci sia una ragione impellente», ha comunque sottolineato il Board of Geographic Names sul suo sito web. «Inoltre, cambiare un nome esistente semplicemente per correggere o ristabilire l'uso storico non dovrebbe essere una ragione primaria per cambiare un nome».