Il Paese ha ordinato misure a livello nazionale per identificare i casi sospetti: «Il bilancio delle vittime è aumentato in maniera spropositata»
PECHINO - La Cina ha ordinato misure a livello nazionale per identificare i casi sospetti del coronavirus su treni, aerei e autobus poiché il bilancio delle vittime e il numero di pazienti è aumentato in maniera spropositata.
Saranno istituiti alcuni punti di ispezione e tutti i viaggiatori con sintomi di polmonite saranno «immediatamente trasportati» in un centro medico, ha annunciato la Commissione nazionale sanitaria in una nota.
La Cina ha inoltre esteso il cordone sanitario volto a circoscrivere l'infezione del coronavirus simile alla Sars. Lo hanno annunciato le autorità, precisando che i provvedimenti riguardano ora 56 milioni di persone.
Le regole includono la chiusura dei collegamenti per il trasporto pubblico e l'accesso alle autostrade nelle città, hanno affermato le autorità locali. Al momento, sono 18 le città che hanno adottato una sorta di restrizione per i viaggi nella provincia centrale di Hubei.
Tra i 41 morti anche un medico - Nel frattempo è salito a 41, dopo un susseguirsi di bollettini medici, il numero delle vittime del coronavirus simile alla Sars in Cina. E tra di esse vi è anche un medico: Liang Wudong di 62 anni, morto dopo essere stato contagiato dalla malattia mentre lavorava nell'Hubei Xinhua Hospital di Wuhan, epicentro dell'epidemia. I casi accertati nel Paese sono 1'300 e il contagio sbarca in Europa con tre pazienti conclamati in Francia. L'Australia conta invece il suo primo paziente.
Per far fronte all'epidemia, in Cina oggi - che si festeggia il Capodanno lunare - saranno bandite feste e manifestazioni che potrebbero favorire il contagio. Tredici città sono state isolate, chiuse la Grande Muraglia e la Città proibita.