L'incendio sarebbe partito da un archivio questa mattina presto
MILANO - I vigili del fuoco con 18 squadre stanno intervenendo al Palazzo di giustizia di Milano dove ha preso fuoco l'ultimo piano dell'edificio, il settimo. Sul posto anche carabinieri e Polizia locale. Nessuno è rimasto ferito.
Le fiamme sembra siano partite da un archivio al settimo piano quando l'edificio era chiuso. L'attività di Palazzo di Giustizia è peraltro ridotta ai servizi essenziali a causa dell'epidemia di coronavirus.
«È un disastro». Con queste poche parole magistrati e personale, che lavorano al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano dove hanno sede gli uffici della sezione Gip e del Tribunale di Sorveglianza, parlano dell'incendio che è divampato all'alba e che ha interessato, in particolare, la cancelleria centrale dei gip.
Allo stato è inagibile anche il sesto piano del Palazzo, dove si trovano gli uffici della Dda e di alcune sezioni civili, per l'intervento di spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco al settimo piano. Quando è scoppiato il rogo, poco prima delle 6 del mattino, all'interno del Palazzo e in particolare nei piani coinvolti non c'era nessuno, salvo i presidi di vigilanza delle guardie private agli ingressi del Palazzo.
In questi giorni l'attività al Palagiustizia è ridotta ai servizi essenziali per l'emergenza Coronavirus e, in pratica, l'edificio è chiuso al pubblico e si può entrate solo per le urgenze. Anche la presenza di magistrati e personale amministrativo è ridotta al minimo.