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ITALIAUn altro naufragio nel Mediterraneo

11.11.20 - 20:57
Tra le (almeno) sei vittime anche una bimba di 6 mesi. Open Arms: «Avevamo chiesto un'evacuazione urgente»
keystone-sda.ch / STR (Sergi Camara)
Fonte ats ans
Un altro naufragio nel Mediterraneo
Tra le (almeno) sei vittime anche una bimba di 6 mesi. Open Arms: «Avevamo chiesto un'evacuazione urgente»

ROMA - Aggrappati nel tentativo di salvarsi. Ma il gommone sui cui stavano cercando di attraversare il Mediterraneo non ha retto, forse, il peso dei tanti che erano a bordo. Nuovo naufragio di migranti oggi nell'area centrale del "mare nostrum", a circa 30 miglia a nord delle coste libiche di Sabratha. A raccontare gli istanti drammatici le foto scattate dalla Ong Open Arms, intervenuta per soccorrere l'imbarcazione naufragata a bordo della quale erano presenti almeno un centinaio di persone.

«Sono 5 le persone decedute per ora, i bambini sono a bordo», aveva comunicato l'Ong, che ha diffuso un video in cui si vedono decine di migranti in mare, la maggior parte attaccati a quel che resta del gommone su cui viaggiavano e con indosso il giubbotto di salvataggio. Altri sono invece appoggiati a due grandi galleggianti di salvataggio lanciati in acqua dai soccorritori mentre alcuni, più isolati, distanti qualche decina di metri dai resti dell'imbarcazione.

Pochi minuti fa il triste aggiornamento: «Nonostante gli enormi sforzi dell'equipe medica una bimba di 6 mesi è venuta a mancare a causa del naufragio. Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare. Siamo addolorati».

In base a quanto è stato possibile ricostruire, i migranti sono finiti in acqua dopo che ha ceduto il fondo del natante su cui si trovavano, forse da due giorni. I volontari di Open Arms hanno operato con due Rhib, i gommoni di salvataggio utilizzati proprio per raggiungere il più velocemente possibile le imbarcazioni dei migranti in difficoltà ed effettuare i soccorsi in mare.

Il presidente di Open Arms Italia Riccardo Gatti in un video ha sottolineato che in questo momento la Ong sta operando «da sola». «Possiamo contare solo sui nostri mezzi, che sono due lance rapide e sei soccorritori: questo ennesimo naufragio dimostra come sia necessaria prima di tutto un'operazione congiunta in mare da parte dei governi dell'Unione europea e l'apertura di corridoi umanitari», ha aggiunto.

Nel frattempo, in tarda serata, un mezzo aereo della Guardia costiera italiana sta andando a recuperare due bambini e una donna (la madre di uno dei due) soccorsida Open Arms. I tre saranno prima trasferiti a Lampedusa e poi a Malta per assistenza medica.

#ULTIMAORA Nonostante gli enormi sforzi dell'equipe medica una bimba di 6 mesi è venuta a mancare a causa del...

Pubblicato da Open Arms Italia su Mercoledì 11 novembre 2020

 

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