Continua l'escalation di violenza della polizia nei confronti dei cortei anti-golpe
YANGON - Sono almeno 33 i manifestanti uccisi dopo che gli agenti della polizia birmana hanno di nuovo aperto il fuoco sui cortei, pacifici, del movimento anti-golpe.
Un bilancio tragico, in uno dei giorni più violenti dall'inizio del colpo di stato di febbraio, figlio di un costante - e sempre più letale - utilizzo della forza da parte di polizia e militari.
Malgrado la minaccia delle autorità, i manifestanti continuano a riversarsi nelle strade chiedendo la reintegrazione del governo democraticamente eletto e la liberazione dei politici imprigionati.