La situazione in India potrebbe essere ancora più drammatica, moltissimi i casi e i decessi che non vengono riportati
Il problema? I tamponi ma anche il fatto che in India spesso i registri ufficiali non sono affatto affidabili
NUOVA DELHI - Raccoglie tutti gli sguardi (preoccupati) del globo l'emergenza coronavirus in India, con le sue migliaia di morti e la difficoltà - del sistema sanitario dell'intero paese - di fronteggiare un numero di casi in costante aumento.
Le cose, però, potrebbero essere più grame di quanto percepito con molti, moltissimi, casi e decessi passati sotto silenzio. Stando alla CNN, che ha intervistato diversi esperti locali, i numeri reali dell'epidemia di Covid in India potrebbero essere estremamente più elevati. Questo non per malizia, o voglia di nascondere una situazione comunque drammatica, ma semplicemente per mancanza di mezzi e conoscenze per fronteggiare un'infezione su così larga scala.
«La stima, parlando solo del 2020, è che solo 1 malato di coronavirus su 30 veniva identificato con un tampone», spiega all'emittente americana l'infettivologo di Nuova Delhi Ramanan Laxminarayan, «se invece parliamo della situazione del 2021 è molto probabile che anche i morti legati al Covid siano molti più di quelli dei dati ufficiali».
Attualmente, quella in India è una vera e propria battaglia da migliaia di morti al giorno, si stima che il picco possa essere raggiunto entro metà maggio raggiungendo numeri (ufficiali) di 13'000 vittime quotidiane. Un totale enorme che, verosimilmente, è solo la punta dell'iceberg: «Non conosco una famiglia che non abbia perso qualcuno per via del coronavirus», racconta Laxminarayan, «è capitato a tutti quelli che conosco».
Stando ai dati diffusi martedì, l'India conta 198'000 morti per Covid ma - secondo un'altra esperta, l'epidemiologa dell'Università del Michigan Bhramar Mukherjee - il totale è da 2 a 5 volte superiore. Il che porterebbe la peggiore delle stime poco sotto al milione di decessi.
All'origine della sottostima, da una parte il fatto che in India già normalmente non vengono ufficialmente conteggiate tutte le morti (si parla di circa l'86% dei decessi totali) dall'altra la scarsissima quantità di tamponi che non permettono d'identificare gli asintomatici. In questo modo, anche la diffusione del virus resta completamente fuori controllo.