La polizia israeliana ha dato il via all'operazione "Law and Order" per rintracciare chi ha preso parte ai disordini
TEL AVIV - Dopo la tregua ecco gli arresti. Le autorità israeliane hanno annunciato un'ampia operazione di polizia con l'obiettivo di identificare i cittadini palestinesi che hanno preso parte alle proteste durante l'escalation di violenze delle scorse settimane.
L'operazione, ribattezzata "Law and Order" ha preso il via oggi e si svolgerà nel corso di 48 ore, durante le quali - riporta la stampa del Vicino Oriente - saranno perquisite oltre 500 abitazioni di cittadini palestinesi. In un comunicato stampa pubblicato sul portale del governo israeliano viene indicato fra gli obiettivi quello di voler «restaurare» la propria deterrenza. «Chi ha infranto la legge deve sapere che il lungo braccio della polizia raggiungerà chiunque abbia scelto la via della violenza».
Senza grandi sorprese, alle orecchie di molti palestinesi l'annuncio è risuonato come una «dichiarazione di guerra». La polizia israeliana, ha detto Majd Kayyal - attivista residente ad Haifa - ad Al-Jazeera, ha perso la capacità di «fare paura ai palestinesi e per questo ha lanciato questa campagna. Vogliono instillare di nuovo in noi quel senso di paura, per darci una lezione». Non solo, «vogliono pure sgretolare l'unità palestinese, che di fatto è ciò a cui ruota attorno questa rivolta».