Un numero altissimo di crimini non viene nemmeno denunciato, la politica fa mea culpa
LONDRA - Un rapporto commissionato dal governo britannico nel marzo 2019 e presentato nelle scorse ore ha rivelato che la polizia e la magistratura britannica lasciano impuniti, ogni anno, più del 98% degli abusi sessuali e degli stupri commessi nel Regno Unito? Le vittime? Nella stragrande maggioranza dei casi sono donne.
I dati - Ogni anno sono circa 128mila le persone che subiscono un tentativo di violenza sessuale o un vero e proprio stupro. Meno del 20% sporge denuncia alla polizia, e solo l'1,6% di questi episodi sfocia in una denuncia. Le condanne nel Regno Unito sono giunte al minimo storico.
Emily Hunt, la consulente indipendente che si è occupata del rapporto e anch'essa vittima di stupro, ha citato una ricerca del ministero dell'Interno secondo cui solo il 3% delle accuse mosse potrebbe essere inventato. Quindi anche le istituzioni ritengono che il restante 97% non lo sia: «In quasi tutti i casi, se qualcuno dice di essere stato stuprato non se lo è inventato. Il che rende la situazione attuale ancora più scioccante e inaccettabile» denuncia Hunt.
La pubblicazione del rapporto ha portato una ventata d'indignazione nell'opinione pubblica britannica e ha provocato alcune prese di posizione nella politica. Il segretario alla Giustizia Robert Buckland ha dichiarato alla Bbc che il documento mostra «l'incapacità di trattare le denunce presentate da molte migliaia di vittime». Le lacune si trovano «in tutte le fasi del processo di giustizia penale». Buckland ha aggiunto: «La prima cosa che penso di dover dire è, mi dispiace» ma ciò «non è abbastanza».
«Ci vergogniamo profondamente» - Lo stesso Buckland ha redatto, insieme al ministro della Giustizia Priti Patel e al procuratore generale Michael Ellis, una dichiarazione nella quale si afferma che «queste sono tendenze di cui ci vergogniamo profondamente». La maggior parte degli abusi vengono commessi da persone conosciute dalla vittima: questo fa sì che, per loro, le indagini siano molto invasive e faticose. Buckland, Patel ed Ellis concludono: «Non siamo disposti ad accettare che lo stupro sia un crimine 'troppo difficile' da perseguire. Possiamo e dobbiamo fare meglio».
Le indicazioni del piano - Il rapporto contiene un piano con una serie di miglioramenti e correttivi, che potrebbero aiutare chi subisce abusi e violenze. Si parte da una migliore tecnologia di estrazione dei dati dai telefoni delle vittime: l'obiettivo è di restituirli alle vittime entro 24 ore, mentre ora questo processo può richiedere mesi e ciò causa angoscia nelle persone, in un frangente in cui è fondamentale la solidarietà e la vicinanza di parenti e amici. Inoltre si richiede di porre maggiore enfasi sulla comprensione del comportamento di un sospettato, piuttosto che indagare sulla credibilità della vittima. Il trauma di testimoniare in tribunale per la persona abusata verrà evitato con una registrazione video, prevista da un progetto pilota e che potrebbe essere esteso su scala nazionale.
Le mancanze - Il governo Johnson «ha fallito con le vittime di stupro su tutti i fronti», accusa l'opposizione laburista. Lo stesso Buckland ha ammesso che i tagli al bilancio sono in parte da biasimare. Ma c'è di più: secondo il rapporto, il basso numero di denunce è causato da «una relazione tesa» tra le diverse parti del sistema, da un «aumento delle richieste invasive dei dati personali» e dalla mancanza di supporto alle vittime. Ora il governo sta «cercando di fare gli investimenti necessari», ha aggiunto Buckland. Ma «non si tratta solo di soldi, si tratta di cultura».