Il bilancio è stato rivisto al rialzo, nelle prossime ore il maltempo potrebbe causare nuovi smottamenti
SHIZUOKA - È una corsa contro il tempo per localizzare le persone disperse dopo la colata di fango che sabato ha travolto la località termale di Atami.
A causa delle allerte meteo ancora in vigore, con il rischio di forti piogge e nuove frane, 11 scuole elementari e medie e quattro asili nido sono stati chiusi per scopo precauzionale.
Il numero delle persone che mancano all'appello è cresciuto rispetto alle iniziali stime: si è passati da 20 a 80. Le autorità giapponesi avvertono però che alcuni abitanti potrebbero essersi messi in salvo prima della sciagura. I media giapponesi spiegano che 67 delle 147 persone delle quali non si sapeva più nulla stanno bene e sono state individuate.
«Vogliamo salvare il maggior numero di vittime sepolte tra le macerie il prima possibile» ha dichiarato ai media il primo ministro Yoshihide Suga. 23 persone sono state soccorse domenica. Il bilancio provvisorio è di quattro morti e almeno 130 case distrutte. Il governatore di Shizuoka Heita Kawakatsu ha dichiarato ieri che la prefettura esaminerà se la colata di fango sia stata causata da progetti edilizi che avrebbero deforestato l'area dalla quale è partito la frana.