Il giovane sparatore che ha ucciso la madre e altre 4 persone (compresa una bimba) era vicino al movimento ”incel”
LONDRA - Odiava sua madre, così tanto da riempire interi post sui forum social di Reddit. Giovedì sera, dopo una lite ha imbracciato il suo fucile a pompa e l'ha uccisa. Dopo di che è uscito in strada sparando e uccidente quattro passanti, compresa una bimba di 3 anni. La sua furia omicida è terminata 12 minuti dopo, quando si è tolto la vita.
La tragedia di Plymouth nel Regno Unito - la peggiore sparatoria di questo tipo da un decennio a questa parte - rinnova la preoccupazione per la possibile minaccia da parte dei misognini radicalizzati sul web che si riconoscono con il nickname di ”incel” (celibi involontari, ndr.). Spesso psicologicamente instabili, vicino ad altri movimenti estremi e armati.
È il caso del 22enne Jake Davison, apprendista in un'azienda di sicurezza, che era in possesso di una regolare licenza di porto d'armi anche se gli era stata tolta lo scorso dicembre. Per riottenerla, scrivono i media britannici, aveva dovuto frequentare un corso di gestione della rabbia. Il giovane era noto alla polizia, ma non era mai stato incriminato per nessun reato.
E intanto si dibatte sulla decisione da parte delle autorità di non trattare l'eccidio come un attentato. Questo perché la matrice d'odio legata al movimento "incel" non è chiaramente delineabile secondo le categorie tradizionali: «Se uccidi qualcuno, anche in maniera simbolica, perché quello in cui credi genera in te odio allora si può parlare di terrorismo. Ovvio, dipende dai singoli casi», ha commentato al Guardian l'avvocato esperto di terrorismo Jonathan Hall.