Il Pentagono mette in guardia sul pericolo e precisa: «I militanti dell'Isis-K uccisi nel raid sono due».
Si tratta di due figure «di alto profilo» con grande capacità di condurre a termine missioni.
WASHINGTON / KABUL - La minaccia di nuovi attentati contro l'aeroporto di Kabul «è molto seria»: lo ha ribadito il portavoce del Pentagono John Kirby.
Questi, a chi gli chiedeva di commentare le testimonianze di diversi afghani uccisi dal fuoco dei soldati americani nei momenti di caos dell'attacco all'aeroporto di Kabul, ha risposto: «Non possiamo né confermarlo né smentirlo».
Intanto sempre il Pentagono ha reso noto che sono due i militanti dell'Isis-K rimasti uccisi nel raid americano. Si tratta - ha spiegato il vice capo di Stato maggiore delle forze armate americane Hank Taylor - di due figure «di alto profilo» con grande capacità di condurre a termine missioni. Non è stato però specificato se i membri dell'Isis-K uccisi siano coinvolti nell'attacco all'aeroporto di Kabul. Nella stessa operazione è rimasto ferito anche un altro terrorista.