Anwar Raslan, colonnello dei servizi segreti siriani, sconterà l'ergastolo per crimini contro l'umanità
COBLENZA - Era una figura di spicco nell'organigramma della struttura carceraria di Al-Khatib - conosciuta con il soprannome di “Inferno in Terra” - e dove, durante la guerra civile, sono state detenute e torturate almeno 4'000 persone.
Oggi l'ex-colonnello dell'esercito siriano - e in particolare dei servizi segreti - Anwar Raslan è stato condannato da una corte tedesca per crimini contro l'umanità in una sentenza senza precedenti.
Un processo straordinario, questo presso la Corte di Coblenza, per almeno due motivi: è il primo nei confronti del regime di Bashar al-Assad, ed è stato portato avanti in una corte tedesca.
A testimoniare, una cinquantina di cittadini siriani ex-prigionieri, che si sono presentati davanti alla Corte, fornendo di fatto un precedente inedito - che è stato messo agli atti - sulle atrocità commesse sotto l'egida del presidente.
I capi d'imputazione sono diversi, e tremendi: l'omicidio di 58 persone, la tortura di 4'000 altri e anche stupro e molestie sessuali. Tutto questo nell'arco di un biennio, dal 2011 al 2012. La condanna è il carcere a vita.
Raslan, che non è l'unico ufficiale del famigerata Sezione 251 finito a processo in Germania, era finito in manette nel 2019 in Germania dove aveva cercato asilo. Ha sempre negato tutte le accuse, sostenendo al contrario di aver provato ad aiutare i prigionieri.
La pesante condanna al 58enne segue quella di un altro ufficiale siriano, Eyad al-Gharib che lo scorso anno era stato trovato colpevole di complicità in crimini contro l'umanità. La sua sentenza è però stata molto più leggera: 4 anni e mezzo di detenzione.
«È una sentenza importantissima per le vittime», ha commentato a caldo ai microfoni della AFP l'avvocato siriano Anwar al-Bunni, «quelle che sono venute a testimoniare, quelle che non hanno potuto esserci. È una vittoria per il futuro della Siria».
Questo perché il processo di Coblenza potrà essere un pilastro, fra testimonianze e prove materiali (tra cui una serie di truci fotografia), su cui imperniare altri casi nei confronti del regime di Assad.
Al giorno d'oggi sono circa 800mila i rifugiati siriani che vivono in Germania.