Diverse persone stanno lasciando il proprio Paese per paura di restare bloccate. C'è un afflusso costante ai confini
MOSCA / HELSINKI - Non solo gli ucraini, ma anche i russi sono vittime della guerra. In molti stanno abbandonando le proprie case in quanto circola una voce secondo cui il Cremlino potrebbe presto introdurre la legge marziale. Questa verrebbe attivata come misura di contrasto alle manifestazioni per la pace che stanno avendo luogo in varie città. Inoltre, non sarebbe più consentito uscire dai confini.
Da qualche giorno i cittadini russi temono di restare bloccati nella propria nazione. In migliaia dall'inizio dell'invasione in Ucraina hanno protestato per le strade, chiedendo al proprio governo di riporre le armi e tornare alla via diplomatica. Gli ultimi aggiornamenti dai media internazionali riferiscono che più di 6'500 persone sono già state arrestate in Russia per essere scese in strada in nome della pace.
Ad aggravare ulteriormente la situazione interna del Paese è una voce che circola tra la popolazione, secondo cui Putin sarebbe pronto a mettere in atto la legge marziale. Questa servirebbe a imporre un divieto contro la libertà di manifestare e impedirebbe ai cittadini di attraversare i confini. In molti stanno quindi tentando di lasciare il Paese.
Con gran parte dei voli sospesi, l'unico modo per uscire dalla Russia è via auto, via treno o a piedi. Come riporta la Bbc, al valico di frontiera di Vaalima, che si trova tra Russia e Finlandia, da qualche giorno c'è un flusso costante di russi. Alcune testate, come Brut, sono riuscite a intervistare queste persone che appaiono perlopiù disperate in quanto o sono partite sole e hanno lasciato gli affetti, o non hanno nulla con sé perché la paura ha giocato un ruolo talmente forte nella loro fuga che non si sono organizzate e si sono semplicemente messe in viaggio.