L'obbiettivo dell'attacco sembrerebbe essere stato un impianto petrolifero di Aramco
Le FP2 del GP sono state ritardate a seguito dell'esplosione e una riunione dei vertici della F1 con i piloti
GEDDA - Un missile arrivato dallo Yemen ha colpito questo pomeriggio un impianto petrolifero dell'azienda Aramco a Gedda, in Arabia Saudita.
L'impatto, oltre ad un'esplosione, ha provocato un grande incendio, con una nube nera che è visibile da chilometri di distanza. A Gedda, lo ricordiamo, è previsto nel fine settimana il Gran Premio di Formula 1. In seguito a una riunione, sono state ritardate le Prove Libere 2 (FP2).
Ad aver rivendicato l'attacco, come riporta l'ANSA, sarebbero stati i ribelli Huthi dello Yemen, che hanno recentemente preso di mira gli impianti petroliferi sauditi, mettendo in difficoltà l'offerta saudita di petrolio a livello globale.
I ribelli Huthi, in una dichiarazione, hanno detto di aver attaccato diverse «strutture importanti» nella capitale Riad oltre all'impianto della compagnia petrolifera saudita Aramco a Gedda, in una serie di attacchi perpetrati «utilizzando missili e droni».
Proprio qualche giorno fa, alla luce degli attacchi sempre più intensi, le autorità saudite avevano dichiarato che non si prenderanno «alcuna responsabilità» per «qualsiasi carenza nelle forniture di petrolio» che arriverà a breve a livello globale, incolpando l'Iran di armare gli Huthi.
La guerra in Yemen dura ormai da anni, e vede contrapposte una coalizione sostenuta da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e altri Stati arabi, e i ribelli Huthi sostenuti dall'Iran
NEW - #Houthi strike just hit an #Aramco facility in #Jeddah, on the eve of the #SaudiArabia Grand Prix.pic.twitter.com/nRKYAvk2y7
— Charles Lister (@Charles_Lister) March 25, 2022