Le cifre ufficiali ancora non si conoscono. Ma le autorità prevedono già un orrore «peggiore» di quello di Bucha
BORODYANKA - Borodyanka come Bucha. Anzi, qualcuno dice anche peggio. Entrambe si trovano nell'oblast di Kiev ed entrambe sono state liberate dalla morsa delle forze militari russe, tornando in mani ucraine. Mani chiamate ora a raccogliere morti e macerie.
Prima di essere ridotto in briciole dal martellante fuoco dell'artiglieria del Cremlino quello di Borodyanka era un piccolo insediamento urbano di circa 13mila anime, a meno 50 chilometri dalla capitale. Una città "dormitorio" edificata a ridosso della lingua d'asfalto che collega proprio la capitale a Zhytomyr (e che dopo l’invasione delle truppe militari di Mosca ha impiegato poco tempo per guadagnarsi l'appellativo di "autostrada della morte"). Un punto strategico di accesso verso Kiev che l'invasore russo ha riciclato in chiave militare.
I blindati e la fanteria del Cremlino hanno iniziato ad attraversare Borodyanka il 27 febbraio, al quarto giorno d'invasione. Le forze di difesa territoriale ucraine non sono rimaste a guardare e hanno risposto attaccando uno dei convogli. A quel punto, ha raccontato un cittadino al New York Times, i russi hanno iniziato ad aprire il fuoco in modo del tutto indiscriminato contro abitazioni e automobili mentre attraversavano la cittadina. «Pura anarchia», il commento affidato al quotidiano statunitense. Un paio di giorni dopo, le bombe hanno iniziato ad arrivare dal cielo.
Il ricordo in questo caso è quello della madre del primo testimone. La donna si trovava nello scantinato quando il primo colpo è andato a segno, sventrando la palazzina che stava sul lato opposto della strada. «Quell'aereo volava molto basso. Ho contato fino a tre, poi la bomba è caduta». L'alba di un orrore che si sarebbe protratto per tutto il mese di marzo. Di cifre ufficiali ancora non ce ne sono, ma il Procuratore generale dell'Ucraina si è già sbilanciato nel dire che il bilancio è il più pesante tra le città che sono state liberate dopo il ripiegamento delle forze russe.
Un altro orrore della guerra. Come quello di Bucha; solo che i morti - che si prevede siano anche in questo caso nell'ordine delle centinaia - ancora non si vedono. Ma la città è già ridotta a uno scheletro.