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ISRAELE

Una bomba inesplosa come souvenir, panico in aeroporto

Una famiglia che stava facendo ritorno negli Stati Uniti ha messo in valigia un proiettile raccolto durante una gita
Afp
Una bomba inesplosa come souvenir, panico in aeroporto
Una famiglia che stava facendo ritorno negli Stati Uniti ha messo in valigia un proiettile raccolto durante una gita
TEL AVIV - C'è chi compra calamite, portachiavi o magliette dell'Hard rock. Poi c'è questa famiglia americana che cercava di portarsi a casa una bomba inesplosa. Ieri all'aeroporto di Ben Gurion si è scatenato il panico, quando a...

TEL AVIV - C'è chi compra calamite, portachiavi o magliette dell'Hard rock. Poi c'è questa famiglia americana che cercava di portarsi a casa una bomba inesplosa. Ieri all'aeroporto di Ben Gurion si è scatenato il panico, quando ai controlli di sicurezza il proiettile è saltato fuori.

La bomba inesplosa è stata raccolta dal bambino dei turisti, durante una gita sulle alture del Golan. E la famiglia ha quindi deciso che l'avrebbe portata con sé nel viaggio di ritorno. Quindi, arrivati ai controlli di sicurezza, hanno mostrato agli agenti il proiettile che, riporta Jewishpress, hanno subito chiesto l'evacuazione dell'area. I video girati da alcuni presenti che circolano su Twitter mostrano i passeggeri correre in tutte le direzioni, alcuni urtandosi. Una persona è finita in ospedale dopo essere caduta su un ammasso di valige.

Intervenuti gli artificieri, è stato accertato che la bomba non fosse un pericolo e l'ordine di evacuazione è stato ritirato. Non è stato comunicato se la famiglia abbia poi potuto portare con sé il proiettile a casa.

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