Le autorità russe hanno inviato una lettera al padre di uno dei dispersi a causa dell'affondamento dell'incrociatore
MOSCA - «L'incrociatore Moskva non prendeva parte all'operazione speciale in Ucraina, non era incluso nell'elenco delle unità militari e delle unità coinvolte e non è entrato nelle acque territoriali ucraine». Lo ha scritto l'ufficio del pubblico ministero di Mosca rispondendo ufficialmente con una lettera alla richiesta di notizie precise sulla sorte del figlio inviata da Dmytro Shkrebets, padre del soldato di leva Yegor Shkrebets, che si trovava sull'ammiraglia affondata nel Mar Nero.
L'ufficio ha specificato che il marinaio è «improvvisamente scomparso in alto mare ed è stato dichiarato disperso dall'unità militare poiché le ricerche non hanno dato esito». A rendere nota la vicenda è lo stesso Dmytro Shkrebets sul principale social russo VKontakte, ripreso dai media ucraini e da Nexta Tv, commentando: «L'Isola dei Serpenti non è nelle acque territoriali dell'Ucraina? Che abominio è inviarci questa risposta?».
In precedenza Dmytro Shkrebets aveva scritto sui social media che l'Ucraina «non dovrebbe esistere» rallegrandosi della guerra, dei bombardamenti ed elogiando Putin. Ma da quando il figlio è scomparso sono iniziate le critiche contro il governo russo.
The father of a dead conscript from the #Moskva cruiser received an official answer about his son's fate: the cruiser, as it turns out, did not enter the territorial waters of #Ukraine, and during the "emergency incident" the sailor suddenly went missing on the high seas. pic.twitter.com/C8PJQe7AJM
— NEXTA (@nexta_tv) May 6, 2022