Cerca e trova immobili

ITALIAStupro di gruppo sul Lago maggiore: indagati in quattro

10.07.22 - 19:36
I sospettati sono amici della vittima: tre ragazzi e una ragazza.
Deposit (simbolica)
Fonte Ats
Stupro di gruppo sul Lago maggiore: indagati in quattro
I sospettati sono amici della vittima: tre ragazzi e una ragazza.

STRESA - Violentata dagli amici in una spiaggia libera di Stresa (Verbania). La denuncia di una ventenne ha portato a quattro iscrizioni nel registro degli indagati. I nomi sono quelli di tre ragazzi e una ragazza: hanno tutti tra i 19 e i 25 anni, lavorano, sono senza precedenti.

La ventenne si era rivolta ai carabinieri raccontando che nella notte tra il 24 e il 25 giugno, dopo una serata a fare baldoria nei locali della zona, era andata con il resto della comitiva in riva al Lago Maggiore, dove però, a turno, tutti e quattro abusarono di lei. Una visita all'ospedale ha confermato la compatibilità delle lesioni con degli atti di violenza.

I giovani erano già stati ascoltati come semplici testimoni venerdì. Ieri però sono stati indagati. Il provvedimento permetterà agli inquirenti di svolgere una serie di accertamenti, per esempio il test del Dna. Il fascicolo è aperto per violenza sessuale di gruppo. Sia la ventenne che i presunti aggressori abitano nella zona e sono di origini latino-americane.

In un'altra provincia piemontese, a Cuneo, i carabinieri sono al lavoro su un'altra denuncia: questa volta si parla di due quindicenni costrette a subire atti sessuali da un gruppo di ragazzi nella toilette di una piscina. L'episodio risale a circa un mese fa.

Le ragazzine si erano trattenute nell'impianto acquatico un pochino di più delle altre loro amiche per concedersi un ultimo bagno nella calda giornata estiva. A quel punto sarebbero state avvicinate e importunate da un branco di ragazzi, i quali, tra battute volgari e gesti inappropriati, sarebbero riusciti a impadronirsi di qualche loro oggetto personale: un telefonino, un paio di occhiali. «Se li rivolete dovete venire insieme a noi nei bagni».

Alla sera la mamma di una delle quindicenni si è accorta che qualcosa non andava: ha chiesto alla figlia di confidarsi e, alla fine del racconto, ha chiamato i carabinieri. È anche arrivata un'ambulanza, che ha portato la studentessa in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

Gli investigatori stanno cercando di risalire all'identità dei componenti del branco. Un indizio è che, come hanno detto le ragazze, erano «tutti tatuati». E ci si chiede anche come sia possibile che in una piscina, in pieno giorno, nessuno si sia accorto di nulla.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE