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A New York la marijuana arriva a domicilio (e con il delivery)

STATI UNITIA New York la marijuana arriva a domicilio (e con il delivery)

06.02.23 - 06:30
Si ordina via web e si paga con carta di credito, e il rider sarà monitorato via GPS. Il primo step della legalizzazione nella Grande Mela
Depositphotos (AndrewLozovyi)
A New York la marijuana arriva a domicilio (e con il delivery)
Si ordina via web e si paga con carta di credito, e il rider sarà monitorato via GPS. Il primo step della legalizzazione nella Grande Mela

NEW YORK - Nella Grande Mela la marijuana arriva direttamente a casa. Le prime vendite legali di cannabis ricreativa verranno effettuate con comoda consegna a domicilio da fattorini in bicicletta o monopattino elettrico. La marijuana a uso ricreativo era stata legalizzata nel marzo del 2021 e i primi negozi autorizzati apriranno entro la fine dell’anno.

Nel frattempo, però, i rivenditori che hanno già le licenze approvate per aprire negozi al dettaglio potranno cominciare a consegnare i loro prodotti a domicilio. Pagamento via carta di credito e rigorosamente anticipato per evitare possibili aggressioni dei fattorini. Lo Stato di New York potrebbe addirittura puntare a licenze specifiche solo per la consegna a domicilio.

Axel Bernabe, capo di gabinetto dell'Office of Cannabis Management di New York, ha spiegato ai media americani la necessità di questa svolta creativa per aiutare gli imprenditori della cannabis. Il tutto rispettando le misure di sicurezza che comprendono cassette di sicurezza negli zaini dei corrieri, acquisti prepagati e sistemi di tracciamento GPS.

A poter ordinare marijuana a domicilio saranno solo i cittadini di età superiore ai 21 anni. La misura si è vista necessaria innanzitutto per permettere ai rivenditori d'iniziare a lavorare in attesa che i negozi siano ultimati.

Sullo sfondo, la lotta contro il mercato nero che spesso distribuisce prodotti non controllati e pericolosi. La questione dei rivenditori non autorizzati che hanno aperto i battenti in tutta la città, preoccupa molto anche il sindaco Eric Adams. Basti pensare che in sole due settimane l’Office of Cannabis Management dello Stato ha sequestrato oltre quattro milioni di dollari di prodotti illegali. 

In particolare il sindaco ha puntato il dito contro prodotti illegali a base di cannabis confezionati come caramelle che costituirebbero un pericolo immane per i bambini. Sia il primo cittadino newyorkese che la governatrice Kathy Hochul hanno annunciato un giro di vite per bloccare il fenomeno. In particolare, è stata segnalata la creazione di una task force congiunta impegnata nella lotta contro la vendita senza licenza di cannabis e di prodotti non regolamentati.

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COMMENTI
 

sctaquet 1 anno fa su tio
In Olanda sono avanti anni luce e la nazione funziona benissimo . Bisogna eliminare lo spaccio , dove lo stato non guadagna niente . Vendita online e punti vendita , per finanziamento AVS . posti di lavoro ecc .

Kelt 1 anno fa su tio
Rider a parte credo sia una questione di civilità. Viene consumata ugualmente. Lo spaccio finanzia gang, mafia e terrorismo (lo smistamento avviene soprattutto in nel Maghreb). C'è più controllo sui prodotti, c'è meno delinquenza in strada. Metà della popolazione carceraria è coinvolta in reati legati alle droghe leggere. Infine, perché si può tranquillamente acquistare tutto l'alcool che si vuole mentre non si può comperare marijuana? Che razza d'ipocrisia è? Sapendo inoltre che la maggior parte dei reati violenti (sia in casa sia fuori) sono legati al consumo di alcool? Il dibattitto deve essere su questo e non sui moralismi tipo "non si fa no si deve, che tristezza e bla bla bla". Sembra di sentir la chiesa quando in tempi di aids diceva ai giovani di astenersi dal sesso... perchè se le motivazioni sono quelle, allora siamo coerenti proibiamo l'alcool da domani

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Quindi la logica è: siccome abbiamo già un problema che è difficile risolvere, spalanchiamo la porta ad uno nuovo?

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Killian12
No. Io non penso affatto sia un problema. L'abuso è il problema, dobbiamo dirlo senza ipocrisie. Non so quanti anni abbia lei. Io sono vicino alla pensione e le dico che nel Cantone ci sono professionisti di qualunque livello: ingegneri, medici, psicologi e professori universitari, che usano marijuana da 40 anni. Esattamente come chi beve un bicchiere a pasto. C'è però una narrazione mitologica sul suo consumo che nulla ha a che fare con la realtà ma ha a che fare con l'abuso. Inoltre in nessun paese la legalizzazione ha portato ad un aumento dei consumatori. Anzi, ne ha migliorato il monitoraggio e la qualità dei prodotti riducendo sensibilmente le entrate della criminalità organizzata (del resto come dice l'articolo). Le morti, dirette e indirette, per abuso di alcool sono migliaia. Quelle legate all'uso di canapa sono prossime allo zero. I risultati dei paesi che l'hanno già legalizzata sono li da vedere

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Condivido il suo approccio sulla parte, osserviamo l’evidenza e vediamo i risultati di paesi che sono già avanti in questo cammino per fare valutazioni (la legalizzazione in Canada è partita solo nel 2018 quindi i primi dati sono solo indicazioni di breve termine). Sulla seconda parte relativa ai profili dei consumatori: conosco anche molti stimati professionisti che utilizzano con gioia polveri varie. Quindi che facciamo: li prendiamo tutti a modello? Lei mi sembra persona troppo bene informata per ignorare i rischi legati al consumo di cannabis, legati a fattori come: l’età di inizio, la frequenza del consumo, predisposizione genetica a malattie psicotiche, ecc ecc Che si possa parlare di liberalizzazione con dati alla mano è un conto, ma banalizzare i rischi mi sembra un’operazione poco responsabile nella migliore delle ipotesi

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Killian12
@Killian12. sarei molto favorevole ad un osservatorio. Andando avanti nel discorso però non credo sia corretto fare un paragone tra canapa e cocaina. Sappiamo perfettamente che la seconda, del resto così come alcuni farmaci regolarmente in commercio, è sostanza pericolosa in qualunque quantità. La canapa per contro si consuma da almeno 4'000 anni ed è una sostanza che si conosce molto molto bene. C'è solo una parte della società che pensa non sia così. Le sue considerazioni sull'età e la frequenza del consumo sono corrette; esattamente come per l'alcool. Vado avanti col discorso. Se dovesse mai capitarle di dover chiedere un passaggio a due amici. Uno che ha fatto qc tiro e uno che ha bevuto 2-3 bicchieri di vino le consiglio vivamente di andare in auto con il primo.

@matterhorn 1 anno fa su tio
Nella tanto decantata America democratica🤭

Aargauer 1 anno fa su tio
In Svizzera 20 anni fa era già così, la spedivano da Düdingen..

rosi 1 anno fa su tio
la mia domanda è seria e sono preoccupata: perché non si può vivere sereni ed affrontare le ansie quotidiane del vivere senza dover utilizzare sostanze varie, alcool in eccesso, ecc.? Invece che affrontare dentro ognuno di noi cosa ci fa star male, cosa ci crea insicurezza, si preferisce la scorciatoia delle varie sostanze, compresi i psicofarmaci. Purtroppo non ci si rende conto che si può diventare dipendenti e con guai seri per la salute e per il portafoglio.

Killian12 1 anno fa su tio
Esempio di un paese che ha davvero a cuore il benessere dei suoi cittadini: armi in quantità per promuovere sicurezza, cibo spazzatura per tutti, videogames e gambling addiction, opioidi e sostanze varie per promuovere la salute mentale, il tutto in barba a qualsiasi evidenza scientifica (ah, ‘for the sake of clarity’, era ironia)

Hatezov lll 1 anno fa su tio
Qui invece si dorme alla grande! Invece di stendere il tappeto agli stranieri per farci pagare(come dicono loro) la pensione,legalizzatela. I giovani non contribuiscono abbastanza per le pensioni,facciamoglielo fare con la loro passione!!! I soldi che togli alla criminalità,li metti per le pensioni!

Adegheiz 1 anno fa su tio
Io intanto mi sono beccato la polizia in casa perché qualche drogato l’ha indirizzata a me
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