Esercito e paramilitari in conflitto. Nel bilancio si contano anche quasi 600 feriti
KHARTUM - Il numero di persone uccise negli scontri tra l'esercito e le Forze di supporto rapido (Rsf) in Sudan è salito a 56. I feriti sono 595. È quanto dichiara su Twitter il Comitato centrale dei medici sudanesi. Nella capitale Khartum ci sono stati 25 morti e 302 feriti. Tra le vittime ci sono sia civili sia militari.
Nella notte, le forze armate sudanesi hanno colpito con aerei da guerra una base delle Rsf a Omdurman, città sulla riva occidentale del Nilo a pochi chilometri dalla capitale Khartum, ha riferito la rete televisiva satellitare con sede in Qatar Al Jazeera, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Una fonte militare anonima ha detto alla televisione che la struttura è stata anche colpita da un pesante fuoco di artiglieria.
Dal canto loro le Rsf hanno affermato di aver occupato diverse strutture militari nella vasta regione del Darfur. Lo hanno annunciato su Twitter, secondo quanto riportato pure da Tass. «Le Forze di supporto rapido annunciano di aver posto sotto controllo una serie di strutture strategiche nella capitale e al di fuori di essa, tra cui lo Stato maggiore delle forze armate sudanesi e i centri di comando di diverse unità militari nella regione del Darfur e in altri stati», si legge nel tweet.