Un rapporto di Human Rights Watch chiede al governo turco di aprire un'inchiesta su torture e abusi alla frontiera
ANKARA - «Le guardie di frontiera turche sparano in modo indiscriminato contro i civili siriani al confine e torturano esercitando un uso eccessivo della forza i richiedenti asilo e i migranti che tentano di entrare in Turchia».
Lo denuncia la ong Human Rights Watch in un rapporto, chiedendo al governo di Ankara di aprire un'inchiesta nei confronti delle «guardie di frontiera responsabili di queste gravi violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni illegali». La ong cita «centinaia di morti e feriti negli anni recenti» a causa della violenza delle forze turche mentre dall'inizio dell'anno i civili siriani uccisi sono 11.
«L'11 marzo del 2023, le guardie di frontiera turca hanno picchiato e torturato un gruppo di otto siriani che tentavano di entrare illegalmente in Turchia. Un uomo e un ragazzo sono morti mentre si trovavano in custodia mentre gli altri sono rimasti gravemente feriti», si legge nel rapporto di Human Rights Watch (Hrw), secondo cui sei membri delle forze di Ankara sono sotto inchiesta per un presunto ruolo in questo evento mentre non ci sono informazioni riguardo a inchieste sul caso di un siriano di 59 anni che, secondo la ong, è stato ucciso dalle guardie di frontiera con colpi di arma da fuoco «mentre stava arando il proprio terreno in una zona adiacente al confine».
Human Rights Watch ha ottenuto recentemente dati che documentano 277 incidenti analoghi avvenuti sul confine turco-siriano dal 2015 all'aprile del 2023 in cui sono morte almeno 234 persone e altre 231 sono rimaste ferite, per la stragrande maggioranza dei casi mentre tentavano di oltrepassare il confine. Secondo il rapporto, almeno venti minori sono tra le vittime e altri 15 sono rimasti feriti mentre sei persone sono state colpite a morte dal fuoco delle guardie turche nella zona anche se non stavano tentando di entrare illegalmente in Turchia. «Le uccisioni arbitrarie di siriani sono particolarmente eclatanti e fanno parte di un modello di brutalità da parte delle guardie di frontiera turche che il governo non è riuscito a frenare o indagare in modo efficace», ha affermato il direttore per l'Europa e l'Asia centrale di Human Rights Watch Hugh Williamson.