Rispetto ai primi cinque mesi del 2022, c'è stato un aumento del 75%
TEHERAN - L'Iran ha giustiziato più di 300 detenuti che si trovavano nel braccio della morte dall'inizio dell'anno, incluso il mese di maggio, battendo i record di impiccagioni dal 2015. Lo ha reso noto oggi l'organizzazione per i diritti umani Iran Human Rights (Ihr), che ha sede in Norvegia.
Dal primo gennaio di quest'anno sono state giustiziate 307 persone, con un aumento del 75% rispetto ai primi 5 mesi del 2022. Solo nel mese di maggio sono state giustiziate 142 persone, quattro al giorno, ha precisato l'ong.
L'Iran è il paese che compie ogni anno il maggior numero di esecuzioni capitali al mondo dopo la Cina, secondo Amnesty International, che ha denunciato come le confessioni dei condannati a morti siano state spesso estorte, anche tramite la tortura.
Sette uomini sono stati impiccati in relazione alle manifestazioni anti-regime iniziate lo scorso settembre dopo la morte in custodia della curdo-iraniana Mahsa Amini.