Il giovane Suleman Dawood aveva inoltrato regolare richiesta al Guinness World Records
NEW YORK - «Risolverò il cubo di Rubik a 3700 metri sotto il livello del mare». Era il desiderio di Suleman Dawood, il 19enne di origine pakistana morto durante l'implosione del sottomarino Titan. Lo ha rivelato la madre Christine Dawood in un'intervista alla Bbc.
La donna, moglie dell'imprenditore Shahzada Dawood, ha spiegato che Suleman aveva fatto domanda al Guinness World Records e il padre era pronto a immortalare il momento con una telecamera. Ha anche aggiunto che inizialmente doveva esserci lei a bordo del Titan.
Il viaggio per osservare da vicino il relitto del Titanic era stato programmato qualche anno fa ma era stato poi annullato a causa del Covid. Quando poi è arrivato il momento, si è fatta da parte e ha ceduto il suo posto al figlio per assecondare il suo desiderio. «Voleva proprio andarci», ha detto.
La donna era con la figlia a bordo del Polar Prince, la nave che ha portato il sommergibile nel sito dell'immersione, quando è avvenuta la tragedia. Insieme ai Dawood, altre tre persone hanno perso la vita: Stockton Rush, il patron di OceanGate, l'azienda proprietaria del Titan, il milionario britannico Hamish Harding e l'esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet.