In caso di condanna l'ex presidente non potrà chiedere la grazia, nemmeno al governatore locale
ATLANTA - Brutte notizia per Donald Trump nel processo per i tentativi di sovvertire il voto in Georgia nel 2020: in caso di condanna, non potrà confidare nella grazia presidenziale (che copre solo reati federali) ma neppure chiedere aiuto al governatore locale perché nel Peach State non ha questo potere, a differenza che in altri stati.
La grazia, spiega Politico, può essere concessa solo dal 'Georgia State Board of Pardons and Paroles', un organismo di cinque membri previsto dalla costituzione. Il board considera però le richieste solo dopo almeno cinque anni che una persona ha iniziato a scontare la pena. Sono previste limitate eccezioni, in gran parte per chi può dimostrare la necessità di una grazia per motivi di immigrazione o lavoro. Ma le istanze sono rare.
Forse l'ostacolo maggiore per Trump sarebbe il fatto che uno dei criteri che il board esamina in chi richiede la grazia è se si sia assunto responsabilità delle proprie azioni e abbia mostrato rimorso. Se Trump venisse condannato in Georgia per tutti o la maggior parte dei 13 capi di imputazione a suo carico, è probabile quindi che dovrà affrontare almeno un po' di tempo in prigione, dal momento che molte delle accuse contro di lui comportano pene detentive minime obbligatorie.