I fatti sono avvenuti ad Élancourt, nelle Yvelines, banlieue di Parigi, dove stamattina numerose persone sono scese in strada
PARIGI - Rischio di una nuova esplosione di violenze per protesta nella banlieue di Parigi, dopo la morte ieri sera di un sedicenne, Sefa, che - in sella alla sua moto da cross - è andato a scontrarsi con un'auto della polizia mentre un'altra pattuglia di agenti lo stava inseguendo. I contorni della vicenda sono ancora incerti, le indagini sono in corso e due poliziotti sono interrogati in stato di fermo.
I fatti sono avvenuti ad Élancourt, nelle Yvelines, banlieue di Parigi, dove stamattina numerose persone sono scese in strada, attorno all'incrocio in cui Sefa è stato investito - non si sa se avesse il casco - e ripetono di non credere all'incidente.
Soprattutto i più giovani, intervistati dalle tv, pensano che la polizia abbia «accelerato vedendo il giovane per fermarlo a tutti i costi». Lo pensa anche Yassine Bouzrou, avvocato della famiglia, che ha presentato una denuncia per tentato omicidio contro la polizia.
Sembra che Sefa non si fosse fermato all'alt dei poliziotti che lo stavano inseguendo e si sia poi dato alla fuga. La sua corsa è finita contro un'auto di agenti che stavano tornando dopo un altro intervento.
Ci sono stati, già questa mattina, momenti di tensione fra gli abitanti della zona e gli agenti, qualche grido, molto malumore. Le forze dell'ordine osservano attentamente gli umori della folla. In previsione di eventuali violenze, il prefetto ha chiesto e ottenuto l'invio - questa sera dopo il tramonto - della CRS 8, una compagnia di poliziotti specializzata nelle violenze urbane.