Alle primarie in Michigan un'organizzazione pro-Palestina ha promosso il boicottaggio dell'attuale presidente degli Stati Uniti
LANSING - Donald Trump batte Nikki Haley, vince le primarie in Michigan e compie un nuovo passo verso la nomination. Vittoria anche per Joe Biden anche se il voto degli 'uncommitted', i non allineati, supera le aspettative degli organizzatori catturando circa il 15% dei voti.
«È un grande successo per i pro-palestinesi del nostro paese e per il movimento anti-guerra», afferma Abbas Alaeih, il portavoce di Listen to Michigan, l'organizzazione che ha promosso il boicottaggio di Biden per il suo approccio alla guerra a Gaza.
Per il presidente il voto degli uncommitted, rappresentati soprattutto dagli arabo-americani, è un segnale di preoccupazione guardando alle elezioni di novembre. Dalla campagna di Biden cercano di rassicurare mettendo in evidenza le debolezze di Trump che, nonostante le vittorie, dimostra di non riuscire a catturare almeno il 30-40% degli elettori repubblicani, quelli che in questi primi turni di primarie hanno votato per Haley.
Una cifra non indifferente che potrebbe costargli la vittoria alla Casa Bianca e che, secondo gli osservatori, dovrebbe attirare l'attenzione del partito repubblicano. Il Michigan è uno degli stati chiave nella corsa al 2024. Trump lo ha vinto nel 2016 superando di 11'000 voti Hillary Clinton. Nel 2020 è stato invece Biden a conquistarlo con un margine di solo il 2,78%.
Pur di fronte alla nuova sconfitta Haley non arretra e ribadisce il suo impegno a restare in corsa almeno fino al Super Tuesday. «Siamo su una barca e possiamo affondare con lei e guardare il paese andare verso la sinistra socialista o possiamo prendere il gommone di salvataggio e andare in un'altra direzione», ha detto Haley usando una metafora nel corso di un'intervista a Cnn.
Per l'ex ambasciatrice la strada si fa sempre più stretta per restare in corsa, ma la sua campagna continua a mostrarsi ottimista, convinta che i voti catturati da Haley sono la dimostrazione della spaccatura del partito repubblicano che, con Trump candidato, rischia di perdere a novembre anche di fronte a un Biden debole.