L'operazione è stata condotta grazie al supporto di Sos Children, il governo tedesco e le autorità dell'Egitto e di Israele.
RAFAH - Decine di orfani sono stati trasferiti all'inizio della settimana da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, a Betlemme, in Cisgiordania, grazie ad un'operazione che ha coinvolto l'organizzazione non governativa Sos Children, il governo tedesco e le autorità dell'Egitto e di Israele.
In un'intervista alla radio militare l'ambasciatore tedesco in Israele, Steffen Seibert, ha detto che di aver incontrato di persona i 68 bambini al valico di Taba-Eilat, fra l'Egitto e Israele. Hanno poi attraversato Israele per raggiungere infine Betlemme, in Cisgiordania.
«Abbiamo avuto un grande aiuto dall'Egitto e da parte dei nostri amici in Israele», ha aggiunto, precisando che questo trasferimento ha concluso intensi sforzi diplomatici iniziati già settimane fa, anche con la partecipazione del cancelliere tedesco Olaf Sholz.
Riferendosi a critiche sollevate da parte palestinese, Seibert ha precisato che era molto importante «estrarre i bambini da una situazione terribile, molto difficile e potenzialmente pericolosa all'estremo».
«Non si è trattato di un'evacuazione forzata», ha sottolineato. «Tutti erano volontari e consenzienti di partire». Costoro - ha concluso - si trovano adesso, in via temporanea, in un ambiente palestinese.
Seibert ha anche respinto critiche e riserve espresse da alcuni ministri del governo israeliano.