La donna, da una prima indagine, sarebbe deceduta per cause naturali.
CASALE LITTA (VARESE) - È indagato per occultamento di cadavere il 75enne che a Casale Litta (Varese) ha vegliato la moglie morta per dei mesi prima che i carabinieri della stazione di Mornago scoprissero l'accaduto nella serata dello scorso 31 luglio.
L'uomo, a quanto pare, ha continuato a vivere nell'abitazione di Casale Litta dove la coppia si era trasferita (prima vivevano a Vergiate) con il cadavere della moglie, di 65 anni, nel letto matrimoniale. Quando i militari, allertati da alcuni famigliari impossibilitati a contattare la 65enne, hanno suonato al citofono dell'abitazione, l'immensa tristezza di quanto accaduto si è rivelata ai loro occhi.
Ad aprire la porta è stato proprio il 75enne che, trovato in stato confusionale, per mesi non è stato in grado di accettare la morte della moglie malata da qualche anno. La donna, da una prima indagine, sarebbe deceduta per cause naturali.
Il marito l'avrebbe tenuta lì, nel letto matrimoniale, con le coperte rimboccate, per dei mesi così come indicherebbe l'avanzatissimo stato di decomposizione del cadavere. L'autorità giudiziaria disporrà l'autopsia per stabilire il quando, ma soprattutto il come del decesso.
L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio (Varese) Massimo De Filippo dovrà chiarire anche perché il 75enne non abbia segnalato il decesso della moglie o non abbia chiamato i soccorsi. L'uomo avrebbe addirittura accampato scuse del tipo, «è fuori» oppure «è in clinica» con gli altri famigliari che chiedevano di parlare con la 65enne. Sino a quando non hanno fatto scattare la chiamata ai carabinieri.