I feriti sono 200 e i dispersi almeno 220.
NEW DEHLI - Mentre le squadre di soccorritori continuano le operazioni, nel quarto giorno dalle frane monsoniche che hanno devastato in India la regione collinare di Wayanad, nello stato del Kerala, il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 300.
Lo fanno sapere i media locali, che aggiungono al tragico conteggio i 200 feriti gravi e le almeno 220 persone che risultano tuttora scomparse. I militari, arrivati sul posto martedì mattina, poche ore dopo la tragedia, hanno salvato un migliaio di persone.
Oltre a numerosi politici locali, ieri si è recato in visita nei villaggi spazzati via dalla slavina il leader dell'opposizione Rahul Gandhi, accompagnato dalla sorella Priyanka. Gandhi ha definito l'accaduto «una terribile tragedia per Wayanad, per il Kerala e per l'intera nazione. Oggi mi sento come nel giorno della morte di mio padre», ha detto.
«Molte persone di qui, però, hanno perso non solo un padre, ma l'intera famiglia; meritano rispetto e affetto. L'attenzione dell'intero Paese è verso di loro».