«Il nuovo governo del Regno Unito ha sospeso 30 licenze di armi a Israele».
TEL AVIV /LONDRA - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un duro attacco al governo laburista britannico di Keir Starmer accusandolo di «minare» la capacità di autodifesa dello Stato ebraico dopo il bando parziale alle esportazioni di armi da parte di Londra e l'«assurda» decisione di rinunciare a porre obiezioni procedurali dinanzi alla Corte Penale Internazionale (Cpi) contro i mandati d'arresto spiccati nei confronti dei vertici dell'esecutivo d'Israele. È quanto si legge in un'intervista concessa da Netanyahu al tabloid Daily Mail.
Netanyahu ha sottolineato che dopo gli attacchi condotti da Hamas in Israele il 7 ottobre il precedente governo conservatore di Rishi Sunak aveva offerto «un forte sostegno» mentre quello attuale sta inviando «messaggi contrastanti».
«Più di recente, il nuovo governo del Regno Unito ha sospeso 30 licenze di armi a Israele, pochi giorni dopo che Hamas aveva giustiziato sei ostaggi israeliani, inviando un messaggio orribile ad Hamas», ha detto ancora il leader dello Stato ebraico, secondo cui queste «decisioni sbagliate» non fermeranno la volontà di Israele di andare avanti nelle operazioni militari.
Netanyahu inoltre ha duramente condannato il crescente antisemitismo nel Regno Unito: «nei campus, nei centri delle città e in molte parti del Paese». Un portavoce dell'esecutivo britannico ha ribadito il sostegno di Londra a Israele e allo stesso tempo ricordato la necessità del rispetto del diritto internazionale umanitario nel sanguinoso conflitto nella Striscia di Gaza, oltre a garantire la tolleranza zero per gli episodi di antisemitismo nel Regno.