Il ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp) è stato sollevato dal suo incarico. Immediate le reazioni della politica
BERLINO - Terremoto politico in Germania. La coalizione semaforo si è di fatto dissolta, dopo che il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato il licenziamento del leader del partito liberale (Fdp) e ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner.
Immediata la reazione del partito di Lindner, che ha richiamato tutti suoi ministri (3) dal governo. Il partito dei Verdi, dal canto suo ha dichiarato di voler continuare a far parte della coalizione, sottolineando la necessità di prepararsi a fronteggiare il periodo post-elezioni americane.
Nella serata di mercoledì il cancelliere Olaf Scholz ha accusato il ministro delle Finanze di aver bloccato le risoluzioni necessarie al continuo finanziamento della guerra in Ucraina. Lindner, invece, ha rinfacciato al cancelliere di aver troppo a lungo ignorato le reali preoccupazioni economiche della popolazione tedesca e di aver contribuito a creare la tragica situazione in cui attualmente veste il settore manifatturiero.
Solo uno dei quattro ministri dell'Fdp ha dichiarato di voler rimanere fedele al governo. Si tratta di Volker Wissing, che ha inoltre annunciato le sue intenzioni di lasciare le fila del partito liberale perché in opposizione con Lindner e gli altri ministri. Ora, oltre ai Trasporti, Wissing dovrà occuparsi anche della Giustizia. Il responsabile per le Finanze sarà invece il consigliere di Olaf Scholz, Jorg Kukies.
Nel frattempo, l'opposizione conservatrice (Csu) ha chiesto a Scholz di sottoporsi al voto di fiducia del parlamento tedesco già la settimana prossima e non a gennaio, come auspicato dal cancelliere, che intendeva aprire la porta alle elezioni anticipate. «Con il ritiro della Fdp è ormai chiaro che non esiste una maggioranza parlamentare che abbia fiducia nel cancelliere, una continuazione del governo sarebbe arrogante e irrispettoso» nei confronti degli elettori, ha dichiarato il presidente della Csu, Alexander Dobrindt.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Repubblica federale Frank Walter Steinmeier: «Non è il momento delle tattiche e delle scaramucce. La fine di una coalizione non è la fine del mondo. È una crisi politica che dobbiamo lasciarci alle spalle».