L'obiettivo è l'implementazione della prima fase, con un cessate il fuoco fino a 60 giorni. Torna la mediazione del Qatar
TEL AVIV - Israele ha presentato al movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, una proposta aggiornata per un accordo per liberare alcuni dei 100 ostaggi ancora nella Striscia, e iniziare un cessate il fuoco. Lo scrive il sito di notizie statunitense Axios citando due funzionari israeliani.
Il quadro aggiornato per l'accordo - scrive il portale - non è significativamente diverso dalla proposta negoziata ad agosto e non concretizzata. Ma l'attenzione ora è quella di cercare di implementare principalmente la prima fase di quell'intesa con alcune modifiche, hanno riferito i funzionari israeliani, sottolineando che Hamas ha mostrato una maggiore disponibilità a essere flessibile e iniziare a realizzare anche un accordo parziale.
I dettagli - Secondo la nuova iniziativa, Israele è disposto a negoziare un cessate il fuoco che durerebbe tra i 42 e i 60 giorni, mentre il progetto precedente includeva un cessate il fuoco di 42 giorni. La proposta aggiornata include anche il rilascio di tutte le donne vive e tutti gli uomini vivi di età superiore ai 50 anni rapiti da Hamas, insieme agli ostaggi in gravi condizioni di salute.
In precedenza, Israele ha chiesto che 33 ostaggi viventi in queste categorie fossero rilasciati, ma Israele è ora pronto al rilascio di un numero inferiore, hanno affermato i funzionari. Una delle ragioni è la valutazione che alcuni degli ostaggi in queste categorie non siano più in vita. Come proposto nel quadro precedente, Israele afferma di essere disposto a rilasciare centinaia di prigionieri palestinesi in cambio degli ostaggi, alcuni dei quali stanno scontando l'ergastolo in prigione per aver ucciso israeliani.
Che ne pensa Hamas? - I principi del quadro aggiornato sono stati trasmessi ai funzionari di alto livello dei servizi segreti egiziani, che li hanno presentati ai rappresentanti di Hamas nei colloqui di lunedì e ieri al Cairo. I funzionari israeliani hanno affermato che l'Egitto è ora il canale principale per i negoziati con Hamas, sebbene il Qatar sia ancora coinvolto dopo aver ritirato il suo ruolo di mediatore nei colloqui.
I funzionari israeliani hanno affermato che non è ancora chiaro quale sia la posizione di Hamas sul quadro aggiornato: «Stiamo aspettando di capire dagli egiziani quale sarà la risposta di Hamas. Tra qualche giorno, capiremo se Hamas è disposta a negoziare entro il quadro che abbiamo presentato o no», ha detto un funzionario israeliano. Se Hamas darà una risposta positiva, una delegazione israeliana si recherà al Cairo per cercare di definire i dettagli: il numero di giorni di cessate il fuoco, il numero di ostaggi da rilasciare e il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni ostaggio.
Torna la mediazione del Qatar - Il Qatar ha ripreso il suo ruolo di mediatore negli sforzi per garantire una tregua nella guerra tra Israele e il movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, dopo una breve sospensione. Lo ha confermato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) una fonte a conoscenza dei colloqui.
La fonte ha indicato che il Qatar - il quale il mese scorso ha sospeso la sua mediazione per una tregua a Gaza - è «tornato alla mediazione», senza fornire dettagli in merito a incontri recenti tra funzionari.