Il vice primo ministro italiano oggi a Palermo, in attesa della sentenza del caso Open Arms.
PALERMO - È attesa non prima delle 18 di oggi la sentenza nel processo al vicepresidente del Consiglio italiano e ministro dei trasporti Matteo Salvini per il caso Open Arms. I giudici del Tribunale di Palermo, chiamati a emettere il verdetto, si sono ritirati in camera di consiglio, dopo brevi repliche della procura e della difesa in mattinata.
Salvini è imputato per rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona. Il leader della Lega è accusato di aver negato illegittimamente lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della Ong spagnola Open Arms.
I fatti
Il verdetto tanto atteso sarà dunque emesso oggi. Quello del processo contro il vice primo ministro italiano Matteo Salvini. La Procura della Repubblica chiede sei anni di reclusione. L'accusa all'attuale ministro dei Trasporti è quella di aver impedito per settimane, nel 2019, quando era ministro dell'Interno, alla nave della Ong open Arms l'ingresso nel porto dell'isola di Lampedusa. La difesa chiede invece l'assoluzione.
Il leader della Lega è attualmente una delle figure centrali della coalizione del primo ministro Giorgia Meloni. Il 51enne ha chiarito che non si dimetterà dai sui incarichi anche se verrà condannato. Accusa inoltre la magistratura di perseguitarlo per motivi politici. Il pubblico ministero, però, lo accusa di privazione della libertà e abuso d'ufficio. Adesso, dopo più di tre anni di contenzioso, il tribunale di Palermo sta per decidere.
Salvini è stato ministro dell’Interno nel 2018/19. A quel tempo si fece molto notare anche a livello internazionale grazie alle sue azioni contro le organizzazioni umanitarie che prendevano a bordo i profughi dai barchini nel Mediterraneo.
Il processo riguarda la nave “Open Arms” dell’omonima organizzazione umanitaria spagnola, che nell’agosto 2019 aveva a bordo 147 migranti. Non gli fu dato il permesso di entrare in porto. Dopo tre settimane il Pubblico Ministero fece sequestrare la “Open Arms” affinché la nave potesse attraccare.
Accuse contro i «giudici comunisti»
Il leader della lega ha già annunciato che farà ricorso contro la pena detentiva. Ha parlato di «giudici comunisti» che seguono la politica di sinistra. «Ho semplicemente fatto il mio lavoro. Ho difeso i confini», ha ripetuto più volte. «Se mi condannassero, sarà un atto di guerra contro tutte le persone per bene che fanno il loro dovere».
Il primo ministro Meloni ha da parte sua più volte assicurato la sua solidarietà al partner di coalizione. In parlamento questa settimana ha detto: «Salvini può contare sul sostegno di tutto il governo». La Lega ha già annunciato proteste in caso di condanna.
Meno arrivi rispetto allo scorso anno
Come è noto, l’Italia è uno dei Paesi particolarmente colpiti dai flussi migratori attraverso il Mediterraneo. L’anno scorso sono stati registrati più di 150.000 nuovi arrivi. Quest'anno se ne registrano meno: fino a ora circa 64.000.