Migranti caduti in mare dopo manovre azzardate. 18 le persone salvate.
ATENE - Tra le otto vittime del naufragio di un'imbarcazione di migranti, a largo delle coste dell'isola greca di Rodi, c'è un bambino. Lo ha reso noto il ministro ellenico della Marina, Christos Stylianidis, in un comunicato in cui ha espresso la sua «profonda tristezza di fronte alla perdita di tante vite in circostanze tragiche» e ha ribadito che l'obiettivo del ministero e della Guardia Costiera «è quello di porre fine a questo ignobile traffico di esseri umani».
Stando a quanto riportato dalle autorità elleniche, il capitano di un'imbarcazione con 26 migranti ha iniziato a effettuare «manovre pericolose» questa mattina, in pieno giorno, a largo dell'isola di Rodi, per sfuggire alla motovedetta della Guardia costiera greca che l'aveva avvistata.
Durante la manovra, i migranti sono caduti in mare, e otto persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate, riporta Kathimerini. Tra queste, ci sono tre feriti gravi: una donna è stata intubata e due uomini hanno fratture multiple. Due bambini rimangono sotto osservazione in ospedale per motivi precauzionali insieme ai loro accompagnatori.
In tutto sono state tratte in salvo 18 persone: 16 di nazionalità afghana (11 uomini, tre donne e due bambini) e due di nazionalità turca, di 23 e 19 anni, che sono stati arrestati dalle autorità elleniche con l'accusa di essere i trafficanti.