Un’inchiesta condotta nel Regno Unito attribuisce al presidente russo delle responsabilità
LONDRA – L’inchiesta pubblica lanciata nel Regno Unito nel gennaio 2015 ha tratto le sue conclusioni:
l’uccisione dell’ex spia russa Alexander Litvinenko, avvelenato con polonio 210 a Londra nel 2006, sarebbe stata approvata dal presidente russo Vladimir Putin.
Secondo il presidente del comitato d’inchiesta, Sir Robert Owen, Putin avrebbe firmato l’ordine di uccidere a seguito di una lunga faida, riporta la Bbc.
Aggiornamento - Il ministro dell'Interno britannico Theresa May ha annunciato in parlamento la convocazione dell'ambasciatore russo a Londra, alla luce del rapporto sull'uccisione di Aleksandr Litvinenko, per protestare contro quella che viene definita la mancata collaborazione di Mosca contro i 2 sospetti esecutori Dmitri Kovtun e Aleksandr Lugovoi e per chiedere che si indaghi sul ruolo dell'Fsb.
Il ministro dell'Interno britannico Theresa May ha annunciato in parlamento la convocazione dell'ambasciatore russo a Londra, alla luce del rapporto sull'uccisione di Aleksandr Litvinenko, per protestare contro quella che viene definita la mancata collaborazione di Mosca contro i 2 sospetti esecutori Dmitri Kovtun e Aleksandr Lugovoi e per chiedere che si indaghi sul ruolo dell'Fsb.
Parlando alla Camera dei Comuni e prima di annunciare la convocazione dell'ambasciatore da parte del Foreign Office, May ha affermato che le conclusioni dell'inchiesta britannica descrivono il caso Litvinenko come un caso di "terrorismo sponsorizzato da uno Stato" e ha imputato alla Russia una "plateale e inaccettabile rottura delle regole" delle relazioni internazionali. Ha poi ricordato che l'ex capo dell'Fsb e attuale consigliere per la sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, che secondo il rapporto avrebbe "probabilmente autorizzato" al pari di Vladimir Putin l'uccisione di Litvinenko è già sottoposto a sanzioni in relazione al dossier Ucraina. Ma ha ipotizzato ulteriori misure nei confronti di persone e istituzione chiamate in causa dall'inchiesta Litvinenko.