L'annuncio del presidente del Consiglio Conte: «Ci aspetta una sfida molto complessa»
Il prezzo delle mascherine chirurgiche sarà calmierato: dovrebbero costare 50 centesimi di euro al pezzo
ROMA - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato i punti essenziali del nuovo decreto che regola la "fase 2" dell'emergenza coronavirus in Italia. La giornata di domenica è stata fitta d'incontri e di riunioni per il capo del governo: dopo aver ascoltato le varie richieste e i suggerimenti giunti dai rappresentanti degli enti locali e dei vari consulenti (il comitato tecnico-scientifico e la squadra di esperti guidata da Vittorio Colao) Conte ha illustrato cosa cambierà e chi potrà riprendere l'attività dal 4 maggio.
«Il contenimento è un grande risultato» ha rilevato Conte. «Avete manifestato tutti senso di coraggio» ha detto il premier agli italiani. Ma anche nei prossimi mesi «ci aspetta una sfida molto complessa» e non è ancora il momento dell'allentamento definitivo delle restrizioni. «Bisognerà gettare le basi per la ripartenza del Paese, il Governo farà la sua parte. Serve una stagione intensa di riforme». Non ci tireremo indietro, ha assicurato Conte.
Lo sforzo economico del governo «è stato straordinario», ha affermato Conte. «Abbiamo già liquidato quasi 3,5 milioni di bonus da 600 euro» per varie categorie professionali. Sono arrivate 11mila domande, una mole di documenti che è stata trattata in un mese mentre in passato ci sarebbero voluti 5 anni. Poi le imprese: «Questo Paese non riparte se non punteremo sulle imprese». Nel decreto da 55 miliardi ci saranno più fondi per gli autonomi e per alcune figure professionali che erano rimaste escluse dai precedenti aiuti. Anche nella ripresa l'Italia «potrà essere ammirata», assicura Conte.
Le misure - Dal 4 al 18 maggio Governo e regioni («con le quali la collaborazione dovrà essere ancora più integrata», ha sottolineato Conte) vigileranno e monitoreranno con estrema attenzione l'andamento dei contagi: in caso di rialzo verranno prese misure di contenimento tempestive. Come ci si regolerà? Ogni venerdì sarà monitorata la capacità degli ospedali di accogliere nuovi pazienti e verrà misurato l'indice R0, che tiene conto del numero di persone che un singolo individuo può conteggiare. Se l'indice è sotto l'1 la diffusione del virus si ferma. La curva del contagio potrà risalire, «dobbiamo dircelo chiaramente». Sarà quindi ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, almeno un metro. «Anche con i parenti bisogna rispettare questa precauzione»: gli scienziati affermano che un contagio su quattro avviene all'interno del nucleo familiare. «Non possiamo permettere una curva che ci sfugga di mano», pertanto saranno inserite delle "soglie-sicurezza".
L'autocertificazione, il documento con il quale il cittadino giustifica la ragione del suo spostamento, resterà ancora per un paio di settimane ma sarà modificata. Ci si potrà spostare per far visite ai congiunti: genitori con figli, nipoti con nonni eccetera. «Saranno visite mirate, con obbligo delle mascherine e divieto di assembramento». Ci si potrà spostare all'interno della regione di residenza, ma sempre per comprovati motivi (lavoro, salute, spesa). Non si potrà muoversi da una regione all'altra, se non per le (poche) ragioni già vigenti.
Per spostarsi sui mezzi pubblici (tram, bus, treni) e sugli aerei sarà obbligatorio indossare la mascherina. Si dovrà indossare il dispositivo di protezione ogni volta che non sarà possibile osservare la distanza di un metro. Il prezzo delle mascherine sarà calmierato: «Sarà un prezzo equo per remunerare le aziende, ma non consentiremo altro». Non ci sarà da pagare l'Iva. Il prezzo per le mascherine chirurgiche dovrebbe essere di 50 centesimi al pezzo. Ci si potrà spostare all'interno della regione di residenza ma si potrà tornare al domicilio di residenza.
I divieti di assembramento rimarranno, sia nei luoghi pubblici sia in quelli privati. Si potrà accedere a parchi, ville e giardini pubblici con ingressi contingentati e rispetto delle misure di distanziamento. Si potrà fare sport a distanza di due metri l'uno dall'altro, che scende a un metro per la semplice attività motoria. Gli atleti potranno tornare ad allenarsi dal 4 maggio per le discipline individuali.
Si potrà tornare a celebrare i funerali: seppure con il rispetto delle distanze minimo, l'obbligo di mascherina, massimo 15 persone e possibilmente all'aperto. Per le messe è ancora presto, afferma Conte. Sempre dal 4 maggio sarà consentita l'attività di ristorazione con asporto, nel rispetto delle distanze e ingresso uno alla volta. Il cibo non dovrà essere consumato davanti al posto di ristoro.
La manifattura, le costruzioni e il commercio all'ingrosso funzionale per questi due settori ripartiranno tra una settimana, nel rispetto delle misure di sicurezza.
Il 18 maggio è in programma poi la riapertura del commercio al dettaglio, di mostre, musei, biblioteche. Gli allenamenti delle squadre sportive partiranno nella stessa data. Il 1° giugno ripartiranno parrucchieri, centri estetici e attività di cura della persona. «Faremo il possibile nei prossimi giorni per intervenire per altre attività», come ad esempio gli stabilimenti balneari.
Le scuole, invece, resteranno chiuse con tutta probabilità fino alla fine dell'anno scolastico. Si andrebbe incontro a una nuova esplosione di casi «entro una o due settimane» dalla riapertura: così avrebbero avvertito gli scienziati. Si sta lavorando per ripartire a settembre «nel miglior modo possibile».