Al centro delle controversie, la proposta di legge che annulla alcune parti dell'accordo stipulato l'anno scorso
LONDRA - Il Ministro della giustizia britannico, Robert Buckland, è pronto a rassegnare le dimissioni se Londra dovesse stravolgere in modo «inaccettabile» l'accordo sulla Brexit siglato con Bruxelles, violando così la legge internazionale.
Lo ha detto lui stesso alla Bbc. Allo stesso tempo rimane alta la pressione su Downing Street riguardo alla prevista legislazione che annullerebbe parti dell'accordo di recesso del Paese dall'Unione europea.
Come è noto, mercoledì scorso il governo ha pubblicato una proposta di legge in base alla quale parti fondamentali dell'accordo concordato lo scorso anno con l'Ue verrebbero annullate. I ministri britannici hanno ammesso che le proposte del premier Boris Johnson violerebbero la legge internazionale. Da parte sua, Buckland ha detto che il disegno di legge rappresenta una «disposizione che consente di rompere il vetro in caso di emergenza se ne avessimo bisogno», quindi una sorta di polizza assicurativa.
Incalzato sulle sue possibili dimissioni se Londra finisse per violare la legge internazionale, Buckland ha risposto: «Se vedo che lo Stato di diritto viene violato in un modo che trovo inaccettabile, ovviamente me ne andrò».
Il disegno di legge ha già fatto infuriare Bruxelles ed ha provocato una ribellione tra le fila dei Tory. La seconda lettura prima del voto in Parlamento è prevista per domani e il Labour ha confermato che voterà contro nella sua forma attuale.