Si vota per la Duma, praticamente senza opposizione a Putin, e per i candidati dissidenti la strada è tutta in salita
MOSCA - «Oggi è il giorno in cui il vostro voto conta davvero. Non siate pigri, per favore. Cercate il nome del candidato appoggiato dallo Smart Voting nella vostra circoscrizione, controllate i patronimici e il cognome. Votate. Convincete qualcun altro a fare lo stesso», lo scrive su Instagram l'attivista russo Alexei Navalny facendo riferimento alla sua app e lista “intelligente” via web dei candidati oppositori al Cremlino.
Oggi in Russia si concludono le operazioni di voto per il rinnovo della Duma e per altri livelli regionali (sono 450 i seggi in palio alla camera bassa del Parlamento). Le urne si chiuderanno alle 20 ora svizzera.
L'idea alla base dell'app Smart Voting, concepita dallo stesso Navalny nel 2018, è quella di indicare al votante il candidato migliore (a dipendenza della circoscrizione e indipendentemente dal partito) per mettere il bastone fra le ruote al partito di Putin, Russia Unita e agli alleati di coalizione.
L'obiettivo dichiarato è quello di erodere il più possibile il consenso maggioritario, perché una vittoria è praticamente fuori discussione, non esistendo un singolo fronte d'opposizione ma piuttosto un movimento frammentario, figlio di una repressione dura e mirata da parte putiniana.
Repressione istituzionale che ha colpito anche lo Smart Voting: se l'app è già stata bloccata settimana scorsa (su iOS e Android) anche la lista in un file GoogleDocs condivisa dagli attivisti, è stata congelata da Google. A piegare le aziende hi-tech è stata la reiterata pressione da parte del Ministro delle comunicazioni russo.