Il presidente si è messo i panni del comico per la cena dei Corrispondenti della Casa Bianca
«Sono contento di essere qui con l'unico gruppo di americani che ha un gradimento più basso di me», ha detto ridendo, riferendosi ai giornalisti
WASHINGTON - Ironizza sulla sua età, attacca senza nominarlo Donald Trump, scherza su Fox e lancia frecciate ai repubblicani. Joe Biden indossa i panni di comedian-in-chief per la cena dei Corrispondenti della Casa Bianca senza dimenticare l'emergenza Ucraina. Ringrazia infatti i cronisti che sono nel Paese che, con il lavoro, «mostrano la devastazione e i crimini di guerra».
«Il primo presidente che ha partecipato a questa cena è stato Calvin Coolidge nel 1924, io ero appena stato eletto al Senato» dice Biden dal palco scherzando sui suoi 79 anni.
«Sono contento che il 42% di voi mi abbia applaudito», aggiunge riferendosi al 42% di gradimento che ha nei sondaggi. «Sono contento di essere qui con l'unico gruppo di americani che ha un gradimento più basso di me», sorride riferendosi ai giornalisti e ai media presenti, definiti per anni da Trump il «nemico del popolo».
E proprio al suo predecessore lancia, senza nominarlo, una frecciata: «Sono il primo presidente che partecipa negli ultimi sei anni. Abbiamo avuto una terribile piaga seguita da due anni di Covid», osserva riferendosi ai quattro anni di Trump. L'ultimo presidente a intervenire alla cena era stato Barack Obama.
Da Trump passa poi a Fox, la rete preferita dal tycoon, e ai repubblicani, il partito dell'ex presidente. «Se siete a casa e vi state chiedendo come e perché vaccinarsi, rivolgetevi al vostro giornalista di Fox preferito. Sono tutti vaccinati e hanno anche la terza dose», dice fra le risa riferendosi allo scetticismo del network conservatore sulla pandemia e sui vaccini.
Poi parlando ai reporter di Fox presenti in sala dice: «Mi dispiace che il vostro candidato preferito abbia perso le elezioni. Per farmi perdonare posso darvi il capo dello staff per dire a Sean Hannity di cosa parlare ogni giorno». Una battuta pungente con la quale Biden ha puntato il dito sull'ultimo scandalo dei messaggini scambiati prima e durante l'assalto al Congresso del 6 gennaio fra Hannity, uno dei volti più popolari di Fox, con Mark Meadows, il capo dello staff di Trump.
Dopo Fox sono i repubblicani a finire nel mirino di Biden. «Reagan disse a Gorbaciov, butta giù il muro. Oggi i repubblicani dicono: buttate giù la casa di Topolino, e presto attaccheranno il castello di Cenerentola», scherza Biden parlando indirettamente della disputa in Florida fra il governatore repubblicano aspirante alla Casa Bianca Ron DeSantis e Walt Disney sulla controversa legge 'don't say gay', che impedisce di parlare di orientamento sessuale e di genere nelle scuole.
Ai repubblicani, aggiunge, piace parlare di «Brandon che sta avendo un buon anno, sono contento». Brandon è la frase in codice popolare fra i sostenitori dell'ex presidente che sta per 'Fuck Joe Biden.
Nell'ironia della serata Biden, comunque, non dimentica la «devastante pandemia». «Dobbiamo restare vigili», dice a una sala con oltre 2.500 persone, quasi tutte senza mascherina. «La democrazia americana non è un reality show. Una stampa libera non è il nemico del popolo, è il guardiano della libertà», aggiunge prima di congedarsi e lasciare la parole al comico Trevor Noah. «Ora puoi assalire il presidente - dice ridendo - e considerato che non sei a Mosca non finirai in carcere».