Wang Yi, capo della diplomazia del Partito comunista cinese, è da ieri a Mosca
MOSCA - Il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi è arrivato a Mosca per colloqui su un possibile piano di pace per l'Ucraina. Lo riporta Sky News. Wang Yi si è recato ieri in Russia per l'incontro, secondo il quotidiano russo Kommersant.
«Lo scopo principale del suo viaggio è aumentare il ruolo di Pechino» sulla questione ucraina, scrive il giornale, aggiungendo che i colloqui sono «disegnati per accelerare la risoluzione della crisi, che comporta costi crescenti per Pechino nei rapporti con l'Occidente», mentre sullo sfondo restano le accuse occidentali sul fatto che la Cina possa fornire assistenza militare alla Russia.
Intanto, Pechino ha respinto quelle che ha definito «false» affermazioni degli Stati Uniti, secondo cui la Cina starebbe pensando di armare la Russia nella sua guerra contro l'Ucraina. «Non accettiamo che gli Stati Uniti puntino il dito sulle relazioni Cina-Russia, né tanto meno che esercitino coercizione e pressione», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin durante un regolare briefing, accusando Washington di «diffondere false informazioni».
Il Cremlino ha confermato l'imminente arrivo a Mosca di Wang Yi. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, aggiungendo che potrebbe incontrare il presidente Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Intanto, l'Alto Rappresentante Ue per la politica Estera Joseph Borrel ha dichiarato alla stampa di «aver sentito lo statement del segretario Blinken. Ho parlato con Wang Yi, ho espresso la nostra forte preoccupazione che Pechino fornisca armi alla Russia. Ho chiesto che la Cina non assista la Russia e ho detto che sarebbe una linea rossa delle nostre relazioni. Lui mi ha detto che la Cina non lo farà ma dobbiamo restare vigili».