È la nuova segretaria del Partito democratico: «Un mandato a cambiare davvero». E promette: «Saremo un bel problema per il governo Meloni»
ROMA - Elly Schlein è la nuova (e prima) segretaria del Partito democratico. La 37enne, cresciuta a Lugano, ha ribaltato i pronostici conquistando oggi le primarie.
«Vi sono intensamente grata, perché insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare», ha detto, sorridente e visibilmente emozionata, Schlein. «Il popolo democratico è vivo. C'è ed è pronto a rialzarsi. E lavoreremo su questa fiducia. È un mandato a cambiare davvero. Con una linea chiara. Parte davvero da noi e l'abbiamo visto oggi». «Dobbiamo ricostruire fiducia là dove s'è spezzata. Il popolo democratico si è riunito: e questa è la nostra responsabilità, non tradire mai la sua fiducia».
E nelle sue prime dichiarazioni, Schlein ha inoltre assicurato che «saremo un bel problema per il governo Meloni». Come? «Dobbiamo iniziare difendendo la dignità del lavoro; la scuola pubblica, nel momento in cui il governo tace di fronte ad aggressioni squadriste davanti alle scuole. Faremo le barricate contro ogni taglio della sanità pubblica. Saremo al fianco di chi lotta per la giustizia climatica, accanto a quella sociale. Lavoreremo per una vera, profonda conversione ecologica. Vorremo essere i peggiori avversari della paura di futuro che colpisce tanti giovani. Non ci daremo pace finché non avremo posto un limite alla precarietà».
Pochi minuti prima, Stefano Bonaccini, il suo avversario, aveva riconosciuto la sconfitta. «La prima cosa che vi chiedo è di mandare un grande applauso a Elly Schlein». «L’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano». Una mano apprezzata da Schlein che, dopo averlo ringraziato per il «confronto molto alto», ha assicurato: «Lavoreremo insieme per l'unità del Paese e del partito, non possiamo permetterci altro. Sarò la segretaria di tutti».
Le cifre parziali
Quando lo scrutinio aveva ormai oltrepassato l'80% dei voti, Elly Schlein - come ha annunciato la presidente del collegio elettorale, Silvia Roggiani, attorno alle 23 - guidava la partita con oltre tre punti di vantaggio: 53.8% contro il 46.2% del suo avversario. Ma lo slancio di Schlein era apparso molto forte sin dalla chiusura dei seggi alle 20.
Letta, Salvini, Meloni: le reazioni
L'ex ministro Dario Franceschini ha definito la vittoria di Elly Schlein «un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo che ha portato il popolo democratico a scegliere di farsi guidare verso il futuro da una giovane donna. Oggi inizia davvero una nuova storia». Una sorpresa sì, perché mai in passato il voto espresso dai gazebo aveva ribaltato quello dei circoli. L'affluenza è stata stimata attorno al milione di persone.
«Auguri ad Elly Schlein segreteria del Pd. Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta», ha scritto su Twitter il segretario uscente Enrico Letta. Ma gli auguri arrivano anche da Matteo Salvini, auguri «di buon lavoro alla nuova segretaria del Pd Elly Schlein. La partecipazione dei cittadini è sempre un valore positivo, così come lo è avere una autorevole voce dell’opposizione. Confido che da domani a sinistra ci siano finalmente rispetto e riconoscimento del valore democratico del voto popolare, che a settembre ha dato chiaramente al centrodestra la responsabilità del governo del Paese. La democrazia non è patrimonio esclusivo della sinistra».
E, infine, anche la premier italiana Giorgia Meloni si è unita al coro degli auguri: «Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori. Spero che l'elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non dietro».